Scritto da © Franca Figliolini - Dom, 06/02/2011 - 19:52
A mia madre Cesarina
(8 febbraio 1928 - 6 maggio 1997)
Saranno le tre di notte, la febbre è al suo massimo, io mi agito e smanio. Mia madre arriva e mi mette la mano sulla fronte. Io la chiamo, ma già non c'è più.
«Hai chiamato tua madre», mi dice amorevolmente Daniele portandomi la tachipirina. «Lo so, è venuta, sai?», rispondo.
da quale dove arrivi, mamma
con quel tuo gesto lieve e intenso.
di quale materia l'amore che ci lega
e s'invera
al di là, al di là di tutto
si fa carne, tatto
sorriso
occhi uguali negli occhi uguali
e in mezzo a noi
l'aria che vibra.
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