Scritto da © Raggiodiluna - Lun, 24/01/2011 - 23:17
Il telefono le permetterebbe di comunicare a qualcuno quello che sta provando. Ma a chi raccontare la sua gioia? E' ancora presto.
Bianca ha vissuto una storia fuori dalla sua storia, una storia di cui soltanto lei porta dentro i segni. Come ogni donna ha amato troppo e quando si ama troppo si soffre anche di più.
Quella camicia è anche una benda sul suo cuore, che coprirà per sempre le sue ferite.
Essere bella non le aveva assicurato nessuna felicità e la sua bellezza interiore non tutti la potevano vedere.
La sera prima aveva deciso di andare a quella cena con i vecchi compagni del liceo, un modo per non stare sola,[img_assist|nid=11163|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=149] al rientro dal viaggio in Liguria. Il suo matrimonio si era trasformato in un'elegante prigione e adesso, cominciava a dare i primi passi per riconquistarsi la propria vita.
Bianca era stata rigida con se stessa, troppo fedele al senso del dovere e ai valori in cui credeva. La sua severità la stava annientando, il suo sentirsi inadeguata, la chiudeva a qualsiasi rapporto con gli altri. Lei stava morendo consapevole di fare una giusta morte.
Stare con la gente le piaceva ma ieri sera faceva fatica a sorridere.
Quella camicia è anche una benda sul suo cuore, che coprirà per sempre le sue ferite.
Essere bella non le aveva assicurato nessuna felicità e la sua bellezza interiore non tutti la potevano vedere.
La sera prima aveva deciso di andare a quella cena con i vecchi compagni del liceo, un modo per non stare sola,[img_assist|nid=11163|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=149] al rientro dal viaggio in Liguria. Il suo matrimonio si era trasformato in un'elegante prigione e adesso, cominciava a dare i primi passi per riconquistarsi la propria vita.
Bianca era stata rigida con se stessa, troppo fedele al senso del dovere e ai valori in cui credeva. La sua severità la stava annientando, il suo sentirsi inadeguata, la chiudeva a qualsiasi rapporto con gli altri. Lei stava morendo consapevole di fare una giusta morte.
Stare con la gente le piaceva ma ieri sera faceva fatica a sorridere.
Nel suo osservare gli altri si era accorta di essere osservata a sua volta. Due occhi la scrutavano e lei stava in imbarazzo. Timorosa di esprimere i suoi disagi, a lei non piaceva essere osservata e così i suoi occhi fecero un cenno di domanda a chi la stava guardando:-- Ci conosciamo? A quel punto Massimo si alzò e le venne incontro, si sedette e rispose:- Non ti ricordi più di me? Bianca sussultò, al suono di quella voce, una voce familiare e quell'odore era inconfondibile.
Massimo era quel ragazzo che aveva abitato nel suo stabile, al piano di sopra, era quell'affascinante ragazzo che le cantava, dalla finestra, le canzoni di De Andrè, accompagnato dalla sua chitarra, era quel ragazzo che le tirava giù la sigaretta e che lei sognava di avere accanto. Adesso era un uomo, un uomo ancora affascinante e in pochi momenti aveva sparso, sul suo cuore, quel balsamo che aspettava da tempo per placare la sua rabbia. Ritrovare quello che era diventato solo un ricordo, per lei, fu un dolce respiro di aria buona.
A volte il tempo ferma le storie cambiandone le strade. Se il padre di quel caro ragazzo, di cui lei si stava innamorando, non fosse stato trasferito per lavoro, forse la loro storia avrebbe avuto un inizio diverso, forse Bianca non avrebbe provato le sofferenze di un altro amore sbagliato che le aveva reso la vita un ''non senso, forse quel tenero amore che stava sbocciando per Massimo sarebbe stato un grande amore, forse tante cose...o forse niente, forse era proprio cosi che doveva andare e per tutta la sera non si stancarono di raccontarsi, come due adolescenti al primo appuntamento.
Dopo il caffè, si offri di accompagnarla a casa con la promessa di rivederla ancora.
Massimo era prepotentemente riemerso nella sua vita, in un momento delicato, pericoloso, perchè pieno d'incertezze, per lei si apriva una nuova possibilità e cominciava già a sentire, sul suo corpo ancora giovane, la ruvidità di una spugna che lentamente iniziava a cancellare tutto quello di cui si era fatta sporcare.
A volte il tempo ferma le storie cambiandone le strade. Se il padre di quel caro ragazzo, di cui lei si stava innamorando, non fosse stato trasferito per lavoro, forse la loro storia avrebbe avuto un inizio diverso, forse Bianca non avrebbe provato le sofferenze di un altro amore sbagliato che le aveva reso la vita un ''non senso, forse quel tenero amore che stava sbocciando per Massimo sarebbe stato un grande amore, forse tante cose...o forse niente, forse era proprio cosi che doveva andare e per tutta la sera non si stancarono di raccontarsi, come due adolescenti al primo appuntamento.
Dopo il caffè, si offri di accompagnarla a casa con la promessa di rivederla ancora.
Massimo era prepotentemente riemerso nella sua vita, in un momento delicato, pericoloso, perchè pieno d'incertezze, per lei si apriva una nuova possibilità e cominciava già a sentire, sul suo corpo ancora giovane, la ruvidità di una spugna che lentamente iniziava a cancellare tutto quello di cui si era fatta sporcare.
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