Scritto da © giuseppe diodati - Dom, 19/12/2010 - 12:54
Io me la ricordo Antonella
la sua gonna corta
la sua rabbia
la sera quando s'andava
a bere al bar del porto.
la sua gonna corta
la sua rabbia
la sera quando s'andava
a bere al bar del porto.
E Faber che s'incontrava
sotto l'ombra delle barche
a parlare di pesca
di chiesa e di pane
a volte anche di vino.
Io me la ricordo Antonella
il suo naso francese
e la rabbia dipinta
mentre scrivevamo poesie.
Poi
il tempo
le strade che si son fatte di ghiaccio
la morte di Fabrizio
i dischi gettati
e quella gonna che divenne
sempre più lunga.
Ora
che non ho più
palanche o sogni
ora che al porto
vanno solo turisti
ora mastico arance
e spruzzo la buccia al ricordo
della nostra gioventù.
(questa poesia non ha alcun riferimento a fatti avvenuti ma è solo un omaggio ad una persona molto antipatica che ha detto che so scrivere poesie, per dimostrarle che non è vero le ho dedicato questa)
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