Scritto da © Franca Figliolini - Sab, 11/12/2010 - 11:57
Sono molto, molto arrabbiata.
Vorrei saper scrivere versi
incisivi e fieri,
che taglino la carta come lame
e s'incidano nella mente.
Vorrei saper dire
le donne nere col capo coperto
che recitavano preghiere in latino,
sgranavano rosari
lunghi come l'ignoranza
quando non Cristo regnava,
ma la Chiesa cattolica apostolica
in ogni angolo d'Italia.
Il simbolo della croce?
Era lo scudo crociato,
le mani sulla citta',
l'ipocrisia bigotta e truffaldina
che censurava
i pubblici concubini
e nascondeva
sotto le tonache dei preti
ladri, mafiosi ed assassini
Era la donna a casa,
brava massaia e madre,
custode dei riti antichi,
ricettacolo e mai creatrice.
Era il sesso conculcato e negato,
fatto di nascosto
e con la paura del peccato.
Era il silenzio che ti circondava,
gli occhi severi, le labbra serrate
delle donne nere col capo coperto.
Io si, io me lo ricordo
il conformismo dei cattolici
che adesso chiameremmo talebano
: come una cappa grigia
di giaculatorie.
Adesso tornano e cianciano
di orde straniere alle porte
che ci vogliono privare
dell'identita' nazionale.
Come se io fossi straniera,
come se il tempo
non fosse esistito
e il nolano tornasse a bruciare.
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