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Scritto da © gatto - Ven, 10/12/2010 - 13:58
Cime altissime nel contemplarle Alessia,
nell'entrare tra gli abeti e i pini
a tendere le mani al freddo d acque di sorgente,
a trasfigurarsi nel volto a facia a faccia
con la luna. E sta infinitamente Alessia
rosavestita per la vita a tendere il filo
della linea, nell'interanimarsi con vegetli
linfe, a poco a poco nel chiarore
di un pomeriggio fino al nero
degli occhi di Giovanni ad attenderla
al varco della vita, una porta tra gli
alberi a farla viva.
E' il 1984 l'auta è parcheggiata dell'albereto
ai limiti e ci sarà raccolto.
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