Scritto da © Manuela Verbasi - Mer, 08/02/2012 - 16:33
I
[1]
Acqua che scorre il planarti d'anima
la rissa dei fianchi maestosa sorride alla brezza
un fluttuare di luna i fuochi in ostaggio sulle nostre tempie.
[2]
Ti dibatti laggiù, tra nasse stese al sole,
incredula ospite di una natura a te aliena.
Mentre il sole arrossisce, il respiro del mare
stempera i relitti colorati delle tue piccole vele.
[47]
Tuffi improvvisi nell'acqua
spruzzi nell'aria
[47]
guizza come scongelato in questo inferno
un piccolo angolo quieto dove tutto ha ragione di esistere.
[41]Sorriso, questo mi basta
sorriso come profumi, danza
del piede, come presente.
Lieve, scolorendo,
portandomi via
sorriso come profumi, danza
del piede, come presente.
Lieve, scolorendo,
portandomi via
[55]
i sogni che mi tengono sveglio tutte le notti sono i tuoi sogni
solo per questo probabilmente ci stringiamo cauti alle onde
[60]
affamati di carne ululanti del piacere di sfamarsi
che sbrana i reni fino a sussultare
che sbrana i reni fino a sussultare
[67]
a che serve sennò la spuma del mare
gli scogli che sfilacciano il serale
il serale che regge il moccolo sia fiume avventizio. uno spot
[68]
che sanguina, lo spasmo
teso, ad arco
nel riverbero di un istante
e trapassa il petto, di eterno.
II
[4]
Riempiamo gli occhi del colore della notte
riflessi multicolori nei giochi delle ciglia
[48]
i fianchi che si muovono lenti
nell'eco dei nostri lamenti
quasi implorando di ansimare ancora.
nell'eco dei nostri lamenti
quasi implorando di ansimare ancora.
[74]
Chiuse le palpebre brucio fra bocconi di baci.
Sospirate ore, slaccio
ma questo sbocciarmi glicine in bocca
insolente no, non smette.
[3]
Qui l’amore è stato sempre
[5]
in un giorno di noi
diviso a metà
[45]
un pensiero di quel che siamo
intenso respiro in fondo
[6]
uno spiovere di quiete
di profumati palpiti
[7]
un’odorosa speranza
la melodia d’un canto che rallegra.
[8]
E' vero il tuo amore? E' vero?
Quello con cui mi fermo a ridere? Quello estasiato dai tuoi occhi cenere.
[35]
Non so amarti / in questo abbraccio che mi nego.
III
[9]
A me, abbisogna –il pianto -
boccio d’amore perpetuo
cresciuto nel mare di te
dov’ io – fluida - vivo.
io, vita scura e infangata
[10]
così ti osservo
nella ineffabile levità
di un'armonia senza spazi
[11]
senza stancarmi mai di ripassare,
la linea del tuo volto,
[12]
la silenziosa ombra
[13]
brezza del tuo respiro.
M'accarezzi le membra tremanti
[14]
mi parli piano,
poi socchiudi i tuoi occhi.
[15]
La vita è solo un attimo
[44]
soltanto in quell' istante
avrai iniziato a vivere.
avrai iniziato a vivere.
[16]
A me, quell’infinito.
IV
[49]
vittima e preda
immobile attendo
[46]
manciata
di petali profumati
che scivola
[17]
con le rose più fresche
colte al sole del primo mattino
[18]
urlate nella poesia di un amore mai scritto
[50]
su note minori
ritrovandomi riflessa
nei tuoi occhi
ritrovandomi riflessa
nei tuoi occhi
[19]
gioiello arcano, di un tempo
che non sa più aspettare.
V
[37]
Non basterà vento
a spingere pensieri
[20]
sentire le tue labbra
bruciarmi la pelle
[21]
a rendere fiore
questo stelo con le spine
[22]
dal profumo di noi su di noi
[64]
sul mio seno
l'ardore tremante
di voglie impazienti.
l'ardore tremante
di voglie impazienti.
[23]
Così il dolore si sgretola
[39]
nei sotterranei bui
[24]
nei tuoi cieli azzurri
e nel grigio delle tue nuvole.
[25]
Suggo i coralli del tuo seno
mentre trascorrono
i cieli
sulla mia sete.
VI
[26]
Esigi vuoto a perdere d’oro vestito,
[27]
bisacce di sogni comprati a poco prezzo:
[28]
essere vento
che ti sussurra
un canto d'amore
e ti parli di me
[29]
la forma di quello scalpitare
per un nonnulla tra le costole
aprendo varchi di fame
[30]
una pozza di luce iridescente
sul ventre piatto
ed è li che si lascia annegare
solitaria e implume
la mia voglia di te.
[31]
Andremo allora, altrove allora
insieme
nella nostra essenziale nudità
[32]
dove sempre, come terrazze trasparenti
c'è il sole.
[63]
In quali zolle smosse
dalle nostre ragioni,
sciocche
al di là di ogni dire
[33]
faremo la somma di tutte le albe
di tutti i fili iridescenti
risonanti al tocco delle dita
che interrompono il silenzio del rosa.
[40]
Morirò ogni giorno ancora un po' pur di averti nel mio inferno
amandoti ancora più del mio respiro
amandoti ancora più del mio respiro
[43]
eppure mi vergogno
quando son (sempre)
solo
sempre, a pensarne la forza.
quando son (sempre)
solo
sempre, a pensarne la forza.
[71]
Che sia l'amore?
[34]
senza dimensione
solo il profilo che rimane chiaro al bene
[36]
dove so costruire soltanto il conto alla rovescia / progettando salvezze da raggiungere sempre con difficoltà
per via di questi sogni che urlano di vero / imprigionati ormai nell'abbandono
[56]
da assaporare
ogni giorno
perché l'amore sia
ogni giorno
perché l'amore sia
VII
[38]
Ti darò ancora l'arma per trafiggermi
ora che so del tuo amore a forma di intrecci e scuse
[42]
da infilzare, inserire, trapianti in me,
permanenze, quel chiodo di carne rotta
[53]
quando la luna nella giusta fase ne conserva il ricordo
[51]
lasciando un solco profondo
l'una nel cuore dell'altro.
[52]
Vorrei essere per sempre
nel tuo sguardo e nel sorriso
nel tuo sguardo e nel sorriso
[57]
strade a sera luccicanti d'occhi e fanali ai bordi
vero sangue in corsa di labbra
e fili uniti di bocche.
vero sangue in corsa di labbra
e fili uniti di bocche.
[58]
La luna però s'è nascosta
e vuole non farsi trovare,
perchè da millenni in quell'ora singhiozza d'amore,
[59]
nel volermi togliere tutta la sete
in quelle luci strane alla sua festa.
in quelle luci strane alla sua festa.
[61]
Danzami sul petto ... ora
cavalcando l'onda di questo inferno
giocami i seni ... ora
di violette e borotalco
e nel ventre imprimi il tuo dolore
cavalcando l'onda di questo inferno
giocami i seni ... ora
di violette e borotalco
e nel ventre imprimi il tuo dolore
[65]
la mia mano t’artiglia di fuliggine sporca.
Fumo negli occhi grandine offensiva
ostacolano la fuga
[69]
il bacio che non trovo è uguale a quello che tu hai smarrito
perciò adesso intercetto aerei dalle postazioni degli appunti.
[62]
un unico abbraccio
[73]
nomade del distacco
le chiavi in tasca e nemmeno un nome
che spinga la mano a qualche porta
[70]
che non esisteva
esattamente come il suo
cuore
che mai fu trovato.
[66]
Conto di un fascio le rose
e memorizzo le spine
staccate per dispetto
infisse ad una ad una
e memorizzo le spine
staccate per dispetto
infisse ad una ad una
[72]
un’operazione di rara bellezza,
come carezzarti il viso ad occhi chiusi
e sapere che è il tuo.
come carezzarti il viso ad occhi chiusi
e sapere che è il tuo.
versi tratti dalle poesie pubblicate dagli autori di Rosso Venexiano, per la ricorrenza del 14 Febbraio 2012 - San Valentino
intarsio a cura di Manuela Verbasi
hanno scritto i versi:
[1][57][74] Manuela Verbasi
[2][4][18][23][27] Franco Pucci
[3][5][24][52] luccardin
[6][10][15][47] pinotota
[7][11][14][58]marilisa
[8] marte blu
[9][12][16] Marilina Frasci
[13][20]ladybea48
[17]Mariagrazia Tumbarello
[19][37][39][50][62] raggiodiluna
[21] Greta Leader
[22][44] Sara Cristofori
[25][30] Mario Calzolaro
[26] Antonella I.D.
[28][56]SempreGio
[29][34][73] amara
[31][33][72]Franca Figliolini
[32][41] taglioavvenuto
[35][36][53][55][69] giuseppe pittà
[38][40][47][48][60][61] baccaodorosa
[42][43]crobiotermi
[45]pensiero infinito
[46]renato finotti
[49]inchiostroblu
[51]Franz
[59]Bruno
[63][64]Priscilla
[65]Andrea Occhi
[66]Anghelos
[67]Sofocle
[68]Stefania Stravato
[70]Sailor Alfred the mod
[71]Leopold Bloom
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