Frammenti di Rossovenexiano | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Il vento

settimana a tema il vento

 
Quel fiato
Mareggia
l'infinito
del suo tumulto

e flesse
le terre
ondeggiano
a quel fiato
di ghiaccio e fuoco
che tutto vince
alla follia della sua brama.

©Stefania Stravato
Marinai d'ogni tempo
Diseguali le albe i flutti e i respiri
nei cesti il colore delle aragoste
e il bufalo correva nell’acqua
rumoroso il mare s’ingrossava
agitando liquido amniotico,
nei diamanti di salsedine crespa
il rigido legno gonfiava il genaker
e noi come Argonauti
alla ricerca d’un atollo perduto
nell’abisso vorticoso del tempo.
©Matris
settimana a tema il vento
Foglia
Come foglia d’autunno
quel lontano scirocco
mi ha fatta volare
lontana dal ramo
volteggiare impazzita
cercando l’appoggio
di un difficile suolo
sollevata
tenuta sospesa
poi fatta cadere
ogni paura e dignità
deridendo
dentro pozzanghere scure.
Beccate di storni
hanno lasciato ferite
finché il maestrale
soffiando pietoso
su soffice sabbia
mi ha riportata
donandomi al mare.
©Sara Cristofori
Trombe marine
Come affascina l'animo
il sublime
che impotente
cede alla sua bellezza bruta.
Improvvisamente
fu massa nera e silenzio
cercare di capire
fu sola paura
un volteggiar di tutto
nei rumori sordi
della natura
uno spazzar di forza
contro tutto quel che
l'uomo innalza
poi la calma
diventò angoscia
trombe marine
o trombe di DIO.
©Luccardin
settimana a tema il vento
Il soffio dell'aria
Arriva… lo amo…
Chiudo gli occhi e lo respiro fin dentro l’anima,
così come viene, va via…

La sua carezza sulla pelle
è leggera come un sospiro
o violenta come la passione,
ma è sempre meraviglioso.
Non puoi trattenerlo,
puoi solo aspettare che ritorni…
e tornerà, ma non sarà mai lo stesso…. Mai!
Porta con sé: sospiri di amanti, risate di bambini,
lacrime disperate, echi lontani,
melodie, lamenti….
Odori che ruba da ogni cosa che incontra al suo passare…
E mi piace pensare che lo stesso respiro che ora è qui con me
raggiungerà poi anche te
e ti porterà
qualcosa di me che tu non riconoscerai mia,
ma che ti piacerà e che amerai
perché come me lo adori,
lo cerchi…
E quando tutti gli altri si chiudono in casa,
tu esci , gli vai incontro, ti fai avvolgere e così
anche se solo per un attimo, saremo ancora insieme…
non importa come….
Forse tu la barca ed io la vela
e scivoleremo uniti nell’argento del mare
accompagnati dalle grida dei gabbiani che volano felici
e dalle ultime luci di un tramonto così bello
Che spezza il cuore…

©Gabriella Afa
settimana a tema il vento
E mentre il levante gioca
Boccheggiano le nuvole
sopra i camini sui tetti
e un brivido di luce
attraversa impaziente
le arcuate bianche pieghe
dei panni vivi di folate.

Irrequietamente
scorre la parabola
lungo il muro
quando un timoroso sole
si accende d'improvviso
inebriando le tinte già smorte
col suo dilagare.
Volano turgide rotondità
di nembi a tratti graffiate
dalle unghiate dei rami
e la quiete
smossa dai lenti ventagli
delle palme
trasvola intorpidita
su un frullio d'ali solitario.

Strenuamente si dibattono
le foglie
martoriate sui vetri…
Un singhiozzo di corda tesa.

Il mio sguardo s'abbandona
sul ferro dì una nera ringhiera,
e mentre gioca il levante
tra le zampe flessuose di un gatto
adagiato in un molle stagno di noia,

mi frusta questo suono il cuore
come quando sferzato
si ingrossa il mare...

©Pinotota
Mal di stomaco
Brezza senza riparo
preme dall'alto al basso
vele sanguigne tese all'orizzonte
dal bompresso trattenute
come lucciole di parole scagliate
nella tempesta.
Nessun bersaglio
orecchie sorde
tra onde sismiche
scale di note
richter distruggono
ciò che mai è stato edificato.
Solo sabbia e conchiglie
corrodono gli occhi
lucidi, vacui languidi accessi
a ciò che non vorrei scrivere
©Andrea Occhi
Refolo gelido...
Refolo gelido
avvolge la mia essenza
ora che le tue mani
sono lontane
non ci sono i tuoi passi
a ricalcare i miei
il sale pietrifica
quanto di me resta,
solo un malessere
a ricordarmi che esisto
e nel ricordo di Te
Vivo...
©SempreGio
settimana a tema il vento
Eolo, Re
Se non ti ferma il bavero
lo farà l'abbraccio
avvinghia forte lei
che ne ha il coraggio.
Tu refolo o tifone
sei pieno solo d'aria
t'avventi tra i rami gli scogli
eppur dai maestoso il volo
lungo e sicuro alla procellaria.
Nell'otre d'oro imprigionato a stento
Eolo custodisce il tappo, è re
se lo conquistassi io, pur lo divento.
©Bruno
Cose Così [di sciarpe in danza a mezz'aria]
cerchietti d'oro
 intrappolati nei guanti
sotto l'inverno che respira

mani
in vela di passi

di sciarpe in danza a mezz'aria
e violini tremanti di notte

coperta di fiori
cammino lenta

©Manuela Verbasi
settimana a tema il vento
Soffio
E quando fischia in rivoli di pioggia
s'adagia prepotente sulla roggia
questo il fluire in turbine saetta
i baveri si alzano con fretta

in quei mattini in lacrimate brine
quando la bruma afferra il fiato fine
che esce dalle virgole di gola
prendendo il corso suo che s'invola

lungo le rive di piste imbiancate
che in inverno sono lastre ghiacciate
ci ritroviamo d'insieme abbracciati

e mentre soffia ci trova imbronciati
per il tempo che s'infrange sul monte
scaduto come i rivoli di fonte

©Lorenzo
Dalla battigia
Gli s'offre ad occhi chiusi porgendo
il viso
scuote il capo perché le scompigli
i lunghi capelli
allarga le gambe che si modellano
col vestito fine
lascia che s'insinui e sollevi la gonna
ad accarezzar le cosce
apre le braccia come volesse cingere
tutto il mondo
respira forte, a fondo e si sente felice.
©Bruno
settimana a tema il vento
... e ancora
Come urlo del tempo
ti espandi rumoroso,
prepotente e invisibile
ai miei occhi.
Maestoso
nel tuo abbraccio
mi fai sentire la tua forza.
Dolce e violento
diventi impetuoso
come la mia anima.
©Raggiodiluna
Natura in guerra
Danza la terra
terribile si spoglia
un tremulo arde.
Strozzato l'innocente
solco profondo
natura in guerra.
Sperduto l'occhi
desiderio di pace
urla l'amore.
©Smeraldoeneve
settimana a tema il vento
Correnti
Sensazioni primordiali, emozioni scartavetrate con unghie laccate e pulsioni annacquate con sorrisi senza espressività...Era ciò che pensavo mentre il mio natante fendeva l'aria fresca di quella mattina di fine settembre. Il blu, spesso come un guanciale di anime che si rincorrono in un labirinto, profilava l'orizzonte senza nuvole e le sensazioni che provavo accentuavano quel mio bisogno di staccare con il mondo...Ero partito all'alba, quando le ombre della notte si erano affievolite con le prime luci del giorno...Le correnti avevano immediatamente preso possesso della vela maestra e nel giro di qualche minuto il guscio sfilava veloce verso chissà quale destinazione...Portavo un peso sulle spalle e senza girarmi indietro cercavo dal luogo in cui mi trovavo di scrutare la linea che delimitava cielo e mare. Veleggiavo ormai da un'ora su quella tavola immota e i pensieri s'erano affollati nella mente privi di ordine preciso...Si percepivano odori e sapori tra i refoli d'aria che gonfiavano il tessuto della mia barca. Sentivo, stranamente, anche il suo odore, quel suo profumo ricolmo d'inquietudine che aveva animato il nostro rapporto. Mi ero preso una pausa. Avevo deciso di partire e starmene fuori qualche giorno...
©blinkeye62
settimana a tema il vento
Perdizione
Eolo dall'alto delle nubi
alita sulla terra.
Il fruscio della brezza
s'alza lentamente
nel silenzio del buio
e la perdizione porta via.
©Eusebio72
La Teta y la Luna
Non aprite quella porta
tette e lune
al peto.
a Gerico
come basta un flamenco nella gola
©Taglioavvenuto
settimana a tema il vento
Le tue mani
Non è la bora
a spettinar la gonna,
ma le mani tue audaci.
Non è la bora
a scatenare brividi,
ma il planare leggero
delle labbra sul collo.
Danza, sinuosa
la tua bocca sulla pelle
accendendo il fuoco.
E' terra fertile di passione
il mio corpo al tuo tocco,
a lui soltanto m'affido,
cedo e m'abbandono.
©Ladybea48
Oblio
Giù, per le strade
odo i rumori,
lattine che s'inseguono
e tante foglie secche
che abbracciate danzano.
Un soffio più forte
ed ecco anche la pioggia!
Le catene spezzate
lasciano il dolore alle caviglie.
Scendo!
Vedo la città sommersa
e la fantasia distesa
sulla collina dell'oblio.
Ancora qualche suono
mentre tutto s'acquieta.
©Raggiodiluna
settimana a tema il vento
D'autunno, gli zingari
Cosa dirò a questi zingari nei campi
ai capelli scarmigliati del palmizio
Nemmeno li raccoglie lo scirocco al crocevia
ma partono e lasciano i singhiozzi
avvizzire dentro al nero
dell’asfalto

Non è problema di questo ottobre
ma se primeggiano le canne al gioco degli sterpi
(c’era traccia nel volo delle gazze)
il canale si riempirà d’antenne risonanti lo stesso grido
lo stesso scroscio di grondaia
dal diluvio

partono ma resta nella sfera il volo d’Astianatte
- chi potrà riconoscere da schede e fili i suoi riccioli biondi ?–
e cosa faremo delle gru sulla piazza
accartocciate senza contrappeso
non basteranno per reggere
il cuore di sua madre

era scritto nell’esploso di una stella
ad uno ad uno esaminati i suoi relè
ma dai figli d’Ecuba nemmeno un rantolo

©Fintipa2
 

 

-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Autori di Rosso Venexiano
-Progettazione grafica e web editing: Anna De Vivo
 

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 ♦sommario♦

a cura di Ezio Falcomer

♦Compagnia di teatro sul web Accademia dei Sensi♦

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