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Poesia

Un temporale

Finirà questo temporale
notturno
si spegneranno i bagliori
taglienti tra gli scuri
si placheranno i sospiri
e gli affanni
tornerà la magica luna
amica
a sorridere silenziosa
maliziosa a sussurrare piano
‘chiudi gli occhi
e lasciati andare’

tu...

tu, giovinezza del
mio sorriso
 
tu tenerezza del
 momento rapito
 
tu, fresche carezze
nel volto già stanco
che torna a affacciarsi
al balcone fiorito.
 
tu sole e luna  tra
le rughe del mio tempo
 
 
tu sapore di fragole
nel sogno e nel
 mio sospiro.
 

L'altro.

ti ho visto
nudo, rannicchiato
tra le anguste pareti
 
un dolore lancinante
la testa tra le mani
in attesa
 
un silenzio soffocante
mi sono rannicchiato
anch’io tra quelle pieghe
 
accanto a te
spogliato di ogni affanno
nudo come te
 
attendo senza sapere
quanto durerà l’attesa
lento hai alzato lo sguardo
 
mi sono visto
e il silenzio si è rotto
in un fragore di cristalli
 

Solo mia sarà la visione.

Quegli asfalti senza il sebo apparente dei passi
quella chioma di città sferzata delle scomparse orme minime,
dicono di te senza cortili qui - gli occhi tuoi sono i loro
e il viso che occupa il turchese è fuori dal sorriso del cancello -
e ai cortili piacerebbe quel verde
e il ceruleo che portano le pupille a spicchi;
quindi, t’invidiassero i lineamenti
per le sere in cui combineranno i loro rientri,
i cortili,
come il preso a doversi.
 
Sarò rapace e rapido
sulle strade che t’inseguono per fame, sotto i marciapiedi
che panneggiano la tua caviglia frivola.
 
Verrò, come si va lontano, tornando.
 
Solo mia sarà la visione
 
diamante e mora
dalla culotte al cuore.

Night and day (Cole Porter)

ho pensato a te
vita meravigliosa
rosata d'albe e sere
amandone i tanti voli
che promettevi fantastici
spandendomi nei tuoi venti
che profumavano di universo
sempre con gli occhi pieni di luce
aspettavo che passasse quel tale
angelo o demone fascinoso
che seppur d'angoli bui
mi chiamasse dolce
e l'aspetto ancora
anche un flash
solamente
e poi...
Hallo Gabriel!

La mia maschera...

La mia maschera
con frenesia
indosso e,
quando tutto intorno è buio,
nascondo l'io che tanto
mi rapisce...
Allor,
sepolto ogni sentimento,
recito a soggetto
e scroscianti plausi
accompagnan le mie gesta...
Io mi inchino e continuo
a recitar a soggetto...
 

Figli

Lasciali
vivere liberi
e non impedir
loro agli errori
sbattessero
i capi sul muro
il timore
sarebbe più duro

Aiutali
a chiedere aiuto

ma non aiutarli
supplendoli
amali
per quello che sono
giammai
per ciò che daranno

Son figli

non doni di Dio
affidati
a te finché cresciuti
son vite
già con un progetto
non opporti
appartengono al mondo
 

Fuori e dentro

Tu
Che conosci nei giochi le parole mie
inclini
E di adesso raccogli i coriandoli
uno a uno e i colori

Fuori è brezza my amor
e non nasconde Luna
ed io con te
a riguardare il cielo

 

Eppur non c'è

Non c'è
traccia di pentimento
nei tuoi occhi brillanti.
Forse
non lo sai
ma hai appena
gettato a terra il mio
cuore di cristallo.
Non c'è
gioia
nel tuo comportamento
nei tuoi gesti un tempo abituali.
Magari ti manco,
tenti di ricucire
i tuo sentimenti
di ferro?
Non c'è
nemmeno una briciola di me,
non hai conservato
nemmeno un po'
della mia essenza.
Ti vedo nella luce crepuscolare
abbracciare un'altra
e sussurro
un addio
più alla me stessa
ancora innamorata
di te.
Così adesso
 mi copro gli occhi
 respiro piano
e mi nutro
della tua assenza.
 
Caterina Manfrini
 

Mestizia.

quando metto la bocca nel bicchiere
e mi aggiro come mosca cocchiera
per le stanze di casa cercando peli
sbatto gli occhi sulla credenza
dove tengo le foto della sofferenza
mi rido addosso perché pensai fosse
delle stelle quella luce a catinelle
sulla vita appena spalmata sulla pelle.
la troppa luce abbaglia oppure scotta
presi a ritagliarla e ne feci celle
per utilizzarla a morsi a listarelle
serbando quella grande al centro ma
mala tempora currunt s'è spenta
ed io sono restato dentro.

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