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Poesia

La fine della notte

M'aggrappo stretta
alla notte
mentre il sole risorge
e i miei sogni
la luna porta lontano.
E'davvero ora
di ricominciare a vivere.

Abbraccio forte
la fine della notte,
e la imploro di 
tenermi con sè
ancora un po'.
 

Naufragare

s'affanna il cielo di grigio
si chiude e precipita poi
di goccia in goccia
 
                                 a migliaia a milioni
 
senza lenire l'arsura
l'acqua ruscella rapida
s'insinua nelle crepe e scava
                                    scava
canali
generando frane
                   di fango
dagli occhi
alle labbra e giù
sul collo
 
                                ah!
                                era di te che parlavi
 
la falda freatica si riempie
e tracima
 
pallide figure stanno
coi loro inutili sacchetti di sabbia
sussurrano salmi o bestemmie
 
contemplando la rovina
 

  

Cedere

Pre - 3
 
Posano ad uno ad uno
i passeri della noia
 
di cui il traliccio solito
in punta al capo
era tribuna e attesa.
 
Stiamo per volarci intorno.

In - 1
 
La campagna ha un cuore
che ci domina;
si muove l’altro, azzurro ad osanna.
 
Con cura i passi sporcano l’erba
di fruscii.
 
Nell’antro del petto
il battente si mostra aperto
a ciò che in mente non entra.
 
Ad ognuno tocca disobbligare

i fiori dal canto.

Pro - 1

 
Tendimi! tendimi!, come molle le mani.
 
Le lingue
vanno tra di noi
come liberati dalla bastiglia
ma testardi muscoli al fianco
di una rivoluzione.
 
Distanze ultime le quasi parole.
 
Il silenzio si spiega dalla presa delle dita.


Con  - 1

 
Da farsi
per comparsa il tuono.
 
Cala qualsiasi nero
a gocce:
 
Non so perché non sono
nero, o forse solo.

Coriandoli sbiaditi

Foto in bianco e nero
stracciate
piovono dalle tue mani
frenetiche convulse
a fare coriandoli sbiaditi
della tua esistenza
della tua storia
ora sono tutte ai tuoi piedi
meste disseminate in attesa
di un colpo di vento
gelido e furioso
a portarle lontano
disperse nel nulla
 

Sei con me stanotte

Stanotte sei con me nella tua interezza
nel più stretto abbraccio l'essenza di te. Leggi tutto »

per un tozzo di fango

non c’è più terra fratello
sulla quale procedere guardingo
fianco a fianco
spalla contro spalla
che protegge dal nemico

Pre cedere - 2

Sotto l’arco di trave sta come la soglia
la vecchia donna: in grembo due tremori,
ma niente dal gelo che si veda.
 
Il sole si fa minimo per entrarle negli occhi.
 
Non c’è spazio quanto distanza:
chi chiuse le palpebre, volle la notte.

21 aprile...a Roma

  
Pure co’ te ce risemo a ‘st’appuntamento
che,  anche si passa er tempo, nun se pò scordà;
e ne so’ passati de anni, più de dumila e settecento,
da quanno Romolo ha fondato ‘sta città!
 
Roma… tutti te conoscono pe’ er Ponentino,
pe’ li vicoli, co’ storie d’amore e d’ammazzamenti:
dai tempi der Pretorio, co’ le meretrici, a Rugantino,
tra sbruffonate e cortelli e teste tajate ai delinquenti.
 
E poi ‘n dove te giri, a Roma, vedi solo spettacoli stupendi:
giardini, chiese e colonne che so’ ‘nvidia der mondo,
er Colosseo, poi t’affacci ar Cupolone e da lì nun scendi
e ripenzi a ‘sta città, attraversata dar Tevere biondo…
 
E  te chiamamo perla tra le perle pe’ quanto sei bella,
che da ogni parte so’ venuti monarchi e Papi a fatte riverenza
e nisuno mai che è annato via alla chetichella…
e ancora oggi e sempre a te tutti l’onori dell’occorrenza.

Bugiarda è la vita

Più mi meraviglio
di quei blocchi improvvisi
della mente mia
quando gli occhi vagano all'intorno
e fermarsi non sanno.
A me pare di non capire
e vedere quel che è fermo ruotare
poi una voce, un passero, un suono
ogni cosa torna all'ordine.
A me pare d'esser salva allora
ma il vero è altrove
così come bugiarda è la vita.

Sconfitta

L’ultimo sorso
quello che conclude la serata
e rende il giusto calore
quella forza in più
che ti completa e ti soddisfa
e ti fa sentire viva.
Mi manca l’ultimo sorso
versamelo tu…
urlo anche stasera
in silenzio
gli occhi fissi nel nulla
labbra chiuse attendono
invocano una risposta
a chi non c’è
e precipito nel vuoto
sconfitta
tendo ancora una mano
prendila
salvami dal baratro

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