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blog di Vanessa Solimando

Anima mundi

Ho sognato ed ero in fila
lunga attesa per parlarle
una vecchia seduta
rammendava vite
come calzini
raccattando le offerte.
Ecco è il mio turno:
un euro e nessuna paura
piuttosto
un'estranea familiarità.
Dice di non avermi più vista
dopo la mia nascita
di mangiare poco la sera
e stare alla larga dagli ospedali
è lì che senza fretta mi ritroverà.
Penso proprio che la vecchia
si chiamasse Anima.

Grande fratello

Sono inciampata tempo fa
 il ricordo ancora mi fa ridere
sì di me e tutti noi.
Che sia ineluttabile
il vano desiderio
di sentirsi Dio
lo vedo alla tv...
Tutti dietro alle vicende
dell'umanità peggiore
come Dio stiamo a guardare
salvo poi decidere per la morte
e allora pollice verso
e sia fatto il televoto.

Profumo

Dietro un sentore d'incenso mi perdo
e il sapore me lo sento nella gola
 taglia l'aria per approssimazione
è follia pura, essenza viva.
E' un ricamo che seduce
intreccia note d'assoluto
permette il divagare..
Intanto -forte di passione- m'avviluppa.

Musica

Sette note
una per battito di cuore..
Mescolate assieme
in disordine curato
conservano lo stupore
in alcol strumentale,
recuperando al mio posto
giorni e notti
di umano pensiero
e fame animale.
Melodie mentali
mi cucio addosso
e le trovo abiti migliori.
 

Altrove

Quando l'anima
mandata altrove per amore
accenna a ritornare
importuna e prepotente
sembra aver smarrito il suo posto originale.
Era leggerezza
la sua assenza.
E' acuta sofferenza
il suo ritorno.
Perciò sta nel limbo
per un poco
ed è avvilita, a tratti persa
in definitiva mutata.
E' fatica accettarla
di nuovo in sé
farsi ancora casa sua.
 

Agnello tra i lupi

Se con l'andare amaro
sento di avere a che fare
d'improvviso mi sperdo
e mando gli occhi in missione
e dietro le mani
a ricerca di appigli sicuri.
Eppure d'abitudine
mi ritrovo a vagare
io
solo agnello tra i lupi.

Urlo

Ho fame di noi
la carne urla altra carne
mai si sazia
e la maledico.
Tormenta le notti
asseta il giorno
però non combatto
e allora m'affanno.
Torna la fame
più cattiva di prima
e tentando la calma
scopro nuova passione.
La guancia si riga
al solo immaginare
la presenza intorno a me
di una tua improvvisa assenza.

Balla con me

Rotoliamoci nel fango
quasi avessimo quel buffo naso tondo
e setole rosee di durezza.
E dire che mi piacerebbe
è appena riduttivo,
m'annoia la perfezione
ché tutto soffoca e omologa.
Balla con me ora
facciamo a meno dei passi
ci prenda la musica e ci porti
dove sapere non occorre
e il vivere si compie.

Tiramisù

Di quel bianco grasso
molle orgoglio del latte
ho fatto progressione di sapori.
Amalgamato con altro bianco
di diverso tenore,
ha incontrato altro grasso
stavolta giallo dorato
e al concerto li ho preparati.
Gonfia la crema
e pronta all'amore,
io -cupido in cucina-
ho organizzato la scena.
Avvenuta l'unione ancor s'intuisce
il bruno caffè dov'è che finisce.
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L'innocenza della cioccolata

Mi guardo intorno
indugio sul da farsi
eppure dovrei e vorrei.
Volere è potere
-diceva la maestra
nei tempi dell'alfabeto-
ma non pare vero ora.
Nell'esitazione ritrovo
in mancanza di te
l'innocenza della cioccolata
e il desiderio si scioglie,
caldo il respiro
reclamo il piacere
di esser carne per te.

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