blog di taglioavvenuto

Brisa pluchèr

brisa

brisa tla testa

 

le sbarre

la vaschetta

muto

l’alta lena

China sul tavolo di ciliegio amaro

il vaso blu notte e l’ombra, obliqua

che se potesse

ma non può

Non ruffiana salita sopra il monte la luna provò

a mostrarmi le gambe

i piedi, le mani ondeggianti di là di una cima

vapori allo smalto di caffè bruciati, conche smeraldo

ALTO GRADIMENTO

ispirazione dallo: stinco che cos'è, se non un aggeggio per trovare mobili al buio?

Quelo

 

Ahiò, ahio

è notte, tempestosa

buio, scosceso tra lui e lei

Salgono ora grevi, ora fragranti di risa

i guizzi

del tempo soffice, disequilibrate ruote

da ghiaia

estati e albicocche agresti

Va letta con un leggero accento pugliese, tipo coppia Nuzzo-Di Biase

 

Lei: Bovide!

Lui: Cosa vuoi dire, che siamo diventati fratello e sorella?

M’è piaciuto pensarti, quel giorno, come

un interrogativo il puntino all’insù

quando attraversa

Il vento, questo punto, che prima ancora, prima la tela sia pronta

è viola tramonto

infierire i passi, e in petto, in viso le dita

tendini

Si parta dall’assunto che non è tanto la sintesi quanto l’antitesi a rimanere germe

in petto prima di seminarlo, poi lo si immerge in acqua, tiepida

 

adesso i vomeri, sempre argentei [da quando?]

la terra pare violentata, si ribella riluce, ingurgita la punta