AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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blog di taglioavvenuto

Una tavola periodica nei profondi blu d'Oriente

Non chiederci dove finiranno giravolte

e capitomboli, se

v'è una laguna

d' acque dolci vuota

ancora

da riempire ancora.

E solo una corsa rimane

Una stele immateriale rimane.

 

Del movimento di quei fuochi

Pensieri in bianco

Pensieri in bianco, poi rosso

palpebre accecate da dita.

 

Rossi venati

È l'impreziosirti l'animo quel merletto

sul polso. portarmi con me l'occhio.

Yes te night

Yes, te night

che c'era una botola semiaperta

ci ho inciampato e vi sono sci.

Sci, ho maledetto te e i tuoi cari

Con l'istante passato

Ci siamo baciati, con l'istante

passato; lisciati i capelli come avessimo, insieme

A questo

A questo:

quel rosarsi delle guance

al pensiero.

La caduta non impressa alla voce.

 

L'amore penso.

 

 

Niente è

Niente è, ho risposto. 

Capita di starmene immobile, guardare

imbambolato e sorridere. Volesse altro

un pazzo dovrebbe avere ai piedi le virtù del mondo

in luogo degli stivali.

Segmenti, tangenti: almeno alla metà delle passanti al vedermi

brilla ed ancheggia la retina.

En passant

     Quegli stivali bronzei, di riflesso il movimento

parvero le pale della grande vasca. C'erano tutti:

le ombre scure al centro, chiare, ai bordi.

I minerali, la materia, i vuoti.

Ohi. Boh!

Porca miseria oggi

che ho scoperto niente.

Che scoprii, scopersi, ma sì

scopersi

i miei piedi ignudi belli

abbronzati e

li posai sul parquet chè

qualche anno fa ci

avevo il marmo, ma faceva

freddo e così, attingendo ai

pochi risparmi della mia poca vita

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