blog di Rinaldo Ambrosia

Sotto la neve

nel ventre freddo della città

germogliano i pensieri

che sfuggono la zavorra delle parole.

 

È nel tuo decoro

che si fissa il mio sguardo.

Corre lungo il conteggio dei tuoi tarli

mappatura delle tue storie

Siamo nati prima

delle nuvole mosse nel cielo

del mondo che ci accompagna

delle malvagie storie

Ombre, siamo ombre nel solcare del sole,

immagini in controluce delle nostre storie

pensieri agitati in un sottobosco di vite.

 

Perché la poesia non è che un rimestare

di rintocchi che affollano dentro

proiettati lungo una fuga in avanti.

 

percorso consueto tra lo sfumare dell'ombra.

Quante vite a ripercorrere quei passi

 

Pungola e aggredisce il ricordo,

serpeggia tra abiti dismessi.

 

Sei tu che appari nella notte

Avrei potuto ribadirlo per scritto che di spicchi di cuore ne erano rimasti pochi.

Più che spicchi una lenta usura macinava quel muscolo, anno dopo anno.

Spalmerò itiolo sui miei attimi

sotto un flusso di particelle,

pulviscolo danzante,

catturate da un raggio di luce.