blog di Rinaldo Ambrosia

È l’ultimo raggio della  sera
chimera imperitura
del proprio sé.

 

Osservi l’algida notte

È un ghermire di spazi vuoti

- i tuoi spazi -

con il pensiero che fugge

e dona latitudini lontane

Corro lungo il filo dei pensieri

alla ricerca dei tuoi passi

sulla linea mediana del cuore

a dissipare nubi oscure della vita.

Parlami ancora dei tuoi perché
dimmi dei tuoi passi confusi
delle lacrime dei tuoi pensieri
lanciate a ferire il giorno.

 

Potrei dirti di notti passate

e di giorni coinvolti

da pensieri assenti.

 

Parlarti di tutti i miei ieri

Tutto tace lungo i sentieri

della notte

nelle chiare acque

dei tuoi sogni.

 

Sospiri di meriggi assolati

 

È nel sonno che giungo a te

scavalco i lidi ostili del giorno

e tacito la mente.

 

E' per sottrazione

che la tua storia va avanti,

lungo un giorno di pioggia

baciata da un vento umido

che sa di Francia.