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Per la corale "Io sto bene, tu come stai?"

Ho partecipato a questa Corale soltanto per correggerla nella sua esposizione ortografica.
Il mio primo approccio, leggendola, è stato quello di pensare in tutta onestà

Inferno

Andrò all’inferno il giorno che non ti potrò più avere
Quando dall’alto la montagna franerà in un moto inarrestabile
Chiuse le grida al cielo e i sussurri
Negli occhi uno sparuto senso d’inesistenza
e fra le dita il ricordo della tua pelle soltanto
 

Casa

La mia casa è la tua casa
Dove abita il nostro spirito
E in ogni dove si rintraccino le vocali del mio dirti "ti amo"

Da sotto in su

 
Ieri ho guardato gli Alberi nelle chiome
da sotto in su e nello squarcio di cielo cercavo la Cometa
senza trovarla.
Oggi non ho guardato
e la Cometa mi è apparsa
senza cercarla.
Mi sembra molto bella.
 
 

Ancora

Ho conosciuto il tratturo del tuo tempo. Eppure sto fra le tue braccia, amore.

Pensiero semplice

Forse sei in giro
e forse non mi pensi
mentre tu sei
fin dentro il mio cuore

Allontanami le ombre, amore
come in un sincrono sbatter di ali

Venezia

Sarà... che della luce di Venezia oggi ne ho colmi gli occhi
e delle calli l'ombra
Vaga sui ciottoli quel senso di non appartenenza, o della storia, o giù di lì
 
Eppure il gabbiano ha sfiorato l'acqua e sembrava leggero nel suo volo
 
Io inclino, come sempre, il mio pensiero verso te, che vorrebbe avere la brillantezza di luce
acquamarina
mentre spesso sto da sola
ad accarezzarmi i capelli, mossi al vento, di Venezia

Incantesimo

Se oggi volessi pensare a un incantesimo...
penserei alla magia di trovarsi non lambenti la vita
ma profondamente in grado di perforarla, senza recar danno a nessuno

Oggi

oggi è un giorno di pianto, per me
abbandono le maiuscole
potrei provare a scrivere
 

Io

T'inclino le ore del tempo
e se scrivo corrispondo a un fabbisogno
Testina dolomitica, dicevi
fortuna tua, dicevo
 
Sfiora il vento le piante del mio orto
e tu
che mi guardi mentre le curo
e pensi soltanto a come farmi l'amore

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