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blog di Max

C'è ragione

Il sorriso del tuo cielo
mi accompagna
nei viaggi della memoria,
intenso, libero.
Uno sguardo fiero.

Saggi ricordi,
come persone uniche
si rifugiano negli sguardi.

Tra i pensieri dormienti,
tra le ore appese vigili,
concretizzano il dilemma.

Mi faccio da parte
e ti ascolto

Per tutto il viaggio

Solo un orologio,
occhio bianco e tondo,
segna il tempo.
Misura la tristezza,
senza armi né partenze,
senza addii né ritrovamenti.
Aggomitata ad una finestra,
il mento nella mano,
una ragazza guarda
dove vorrebbe rimanesse
la sua ultima speranza,
piena di cose ignote

Crepe

Rustica sofferenza
che si addice
alle zolle di terra,
non mia nel possesso
di gentili parole
che afferrano adunche
la voglia del tempo.
Il cielo non si riflette
nei solchi dei pensieri,
solo intorno crepe
aride d’acqua
nelle fertili menzogne.

Haiku in punta di penna

 
 
Che tu sia ninfa
ed io satiro rude,
un corpo solo.
 
 
La notte celia
in mormorio fine
dell'onda ferma.
 
 
Di luce calda
riscopro nude membra

Plaza de Espana

Di don Chisciotte
s’arresta la lancia,
di Sancho la soma,
un abbraccio di fiori
lontani dai piedi
di chi solleva lo sguardo.
Il tuo corpo ondeggia
tra lucida acqua
e smagliature di sole,
un sorriso lontano
tra le ombre in moto
della Gran Via.
La fretta alligna

La riva magra

E’ una notte
di lampioni ignari,
non li turba  nulla
avvezzi al tremolio,
gelosi della luce,
innamorati dei passanti.
Sopportano del lago
le voci nella brezza,
curiosi della sofferenza
in cima ai comignoli
ove sbuffano i pensieri
che ingannano le anime.
La riva si allontana

Camuffamenti


Un treno brucia
anche l’ultima stazione.
 
Alla notte regala
sotto lo scudo del petto
impressioni ferroviarie vive.
 
Si sente accendere nella mente
un inaudito aggettivo acefalo
per un convoglio senza locomotiva.
 

5 - Sogno di un topo in mezzo al mar

Era triste il topo
che stava nella stiva
senza la speme viva
di realizzar lo scopo.
 
Sognava di stare nella stiva
di una nave non troppo stretta
per fuggire all'occasione
in tutta fretta.
 
Certo non era un tipo tosto
che si vantasse troppo,

4 - La torta Paradiso

L'aria stantia

Se la soglia di luce
fosse slancio a ribellarmi
e carezzassi un sospetto
di fuggire l’aria stantia,
respirata con vana presunzione,

quella voce risuonerebbe seria
un po’ frastornata d’euforia
e coglierei il coraggio d’arrivare.

Sulle scogliere di gesso
sta ispessito il cuore,

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