blog di Max

Preparati a partire

nel fruscio della seta.

 

Ti appartiene.

 

Nel frastuono dei sensi.

Oscilla l'ombra,

geme al muro,

si graffia,pena.

 

Il corpo è lì,

medita scuro,

Si racconta con occhi lucidi,

soffre della sua demenza,

invia sortilegi d'un tempo 

a chi l'amò con tenerezza.

Di soppiatto sguscia il riso

tra le labbra di geranio.

 

L'aria non si scompone.

 

Vorrei schizzare come gettito

che d'acqua assale irruento

e inonda il lucido selciato...

Vorrei aggredire chi non ha pace

Sera di sera verso la notte

un rigurgito d'ombre

come chiazze sui muri

amoreggiano s'impigliano

in un sospiro di ragnatele.

Qual foglia si mescola alla follia

del vento  raccoglie le forze

una luce verde ebbra d'aria

ove grida virginea la natura

Pensieri colmi

di asinina mestizia

ragliano sordi

unanime sgomento

di falsa virtù.

Quanti occhi

Si sofferma la luce,

quella dei tuoi occhi

tra l'ambra e il grigio,

sprizza lamelle tenui

una voluttuosa caldera

Manca quella forma di rispetto che nutro per gli animali e gli insetti.