Scritto da © matris - Sab, 12/03/2011 - 19:51
Il tuono nell'acqua
Il sole
oltre l'orizzonte
è tempesta di luce
la schiuma
un coro di cavalli bianchi
scalpitano
assalgono
galoppano
tra luoghi impervi
domano librando
il gorgo scroscia
tra le fiacche vie
e le ignare vite accanto.
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Scritto da © matris - Mer, 09/03/2011 - 01:41
Il nuovo mondo
L’America
tra corsi e ricorsi
distruzioni e rincoglionite rinascite
..avevi torto guardando il mare azzurro
arrivati al giro di boa, si muore,
si riparte da sotto zero.
I benpensanti lasciano il sonno tranquillo
ed al mattino radioso ammazzano,
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Scritto da © matris - Lun, 07/03/2011 - 20:46
Non m'annoio mai
M'immagino, se lo faccio sono vivo
M'inchiappetto, se mi capita sono scemo
M'arrovello, quando penso a ciò che vorrei
Mi sfogo, dopo il 5 di ogni mese
M'incazzo, spesso
Mi strafogo, di vino e scoglionatura
Mi fiondo, quando non ho più tempo
M'arresto, davanti ad un casino
Mi prostro, se perdo una sfida
Mi estraneo, se la solitudine mi batte
Morirei, quando penso al tuo sorriso che mi manca ora
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Scritto da © matris - Lun, 07/03/2011 - 12:36
Verona ed il suo carnevale
Carnevale, il Dio de l'oro si tronfia
a tribolare tra il panico della folla
Che spauracchio per la fine del carnevale
gettato nella mischia il principe Reboano
si scontra, e giubila con il Simeon de L'Isolo
aspro e tenace ad arrovellar fagioli e cotiche,
e il conte Polenton si tuffa tra le risurgive di Montorio
a scompigliar el lavoro dell'infarinato Mastro Mugnaio .
Madonna Verona affranta, assiste ma sorride
Attila el barossier e la so dona cava el marmo
ne la so zona, ed i villotti lavandari ad Aesa i neta anca i seciari.
Re goloso e la so Miss i magna a dismisura
quanto a laor el mastro Sogar intreccia la canapa pura
Re dela stanga se porta più in basso, a trovar a la Spianà
el Sior che veste un straso, intanto el Re Magnaron el pesca nel fosso.
La Bia el bepo Patata e el generale Radecio non i se sposta de un pasò
El Duca de la Pearà la so duchessa i magna e i bee senza ingrasar par na festa
el mastro Sogar el se liga ad na bicicletta e resta el Re dela Stanga
Gian Burrasca, l'Aseneto e el Re Sol, a continuar el meio che ghe vol.
Alla fine el Fedrigo da Porto, el ciama la so dona ed el Re Saltucchio el la perdona
El Re Teodorico a L'Orlando Furioso el dise stavolta le quela bona, Par capirse L'Angelica, se non te si un mona.
Infine de la centenaria storia ghe da dir,che el Duca de la Pignata sa imborghesì a la memoria. Sera el discorso na Maschera epocal che lè el Papà del Gnoco e nessuni el ga ugual, che col so muso porta tutti a festeggiar così che el carneval a Verona gabia modo de trionfar, anca se ala bona n'altro ano par i rioni de Verona.
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Scritto da © matris - Dom, 06/03/2011 - 20:44
Brividi caldi
Non ha prezzo il senso
io sono alla ricerca di un attimo
un pensiero caldo
nel profondo di magiche armonie
un prato verde senza rette vie
è dolce il viandare a casaccio
sento il deserto nel cuore
a rinverdire il silenzio
ciò che preferisco è l’amore
aspettando, convergendo,
resto vaga meteora
luce che illumina l’asfalto
la traccia della mia solitudine
in un mantello dorato
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Scritto da © matris - Gio, 03/03/2011 - 08:21
Politically correct
Avevamo delle sicurezze,
avevamo delle solide armonie
siamo falliti in una prigione di pece
attaccati dai vermi
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Scritto da © matris - Mer, 02/03/2011 - 13:44
Aspettando il Salvatore
È una storia complicata
la vita quaggiù,
assopiti nei fasti del passato
ascoltavamo la neve scendere la notte,
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Scritto da © matris - Lun, 31/01/2011 - 12:15
Sempre avanti, tra i giunchi e lo specchio dell'acqua
Mi ricordo dei bei tempi passati
ai margini disciolti dei fiumi, le parole
fluivano scorrendo senza sosta
mi abbarbicavo sui promontori del cuore
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Scritto da © matris - Lun, 24/01/2011 - 12:05
Chiome
Le sfide sembravano impossibili
guardandole dal basso, la scaletta
seguiva una direttiva bizzarra
alle forche Caudine pioveva Leggi tutto »
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Scritto da © matris - Gio, 14/10/2010 - 10:31
Improvvisate emergenze
Rilasciavi un profumo di violette
ma non seppi mai chi te lo donò
nella cucina si spandeva il suono
che le mie orecchie amavano
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