blog di Manuela Verbasi

Mi varchi le labbra

le racchiudo cercando di te

odore nuovo un gesto pieno

Testo originale (in latino)

 

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,

rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis!

[img_assist|nid=11281|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=247]

La voglia di te si fa saliva

s'aggrappa al cielo?

s'avvolge di senso, di lingua

e dita tese

Ommioddio quanto ti amavo Giulio, quando mi cantavi stonato come una campana "Buonanotte fiorellino" in Val Rendena, al campeggio col prete e mi prestavi i tuoi enormi maglioni di lana perché non prendessi freddo.

  La villa sorge sulle rive del fiume Brenta in un paese della provincia di Venezia di nome Malcontenta.

Il labbro consumato

s'inarca

          infiamma

 Dicevi le more, il senso alternato di uno spremersi frutta, i corsi d'acqua ed i corsetti neri come i corsari, lo stacco rosa sulla poltrona verde e suoi disegni in rilievo a tatuare le cosce.

San Marco

 

Attorno al 1507, il fornaio Piero Tasca, trovò un morto pugnalato per strada e fu incolpato di quell'omicidio. Dopo crudeli torture volte a farlo confessare, fu giustiziato davanti al lato sud della Basilica, poco prima che si venisse a scoprire la sua innocenza. Da allora, due lumini rossi sono accesi tutte le notti fra due archi della Basilica, di fronte al punto in cui c'era il patibolo come perenni scuse della città a quella vittima innocente.

  Nei pressi del Ponte di Rialto, e più precisamente in Campiello del Remer, affacciandosi sulla riva lungo il Canal Grande si potrebbe assistere ad una scena agghiacciante: il corpo che affiora dall’acqua di Fosco Loredan, e la testa di sua moglie Elena.