blog di luccardin

Dovrei smettere
d’imprigionare l’anima
mettendola a nudo
tra le parole impresse
sopra fogli
destinati
ad ingiallir nel tempo
come i desideri
rimasti ad aspettare
sulla soglia della vita
promesse
ormai senza più luce
ma non posso tradire
la primavera degli amori

Sulle labbra
e nella gelosia dei tuoi occhi
è il mio vivere
nelle parole mai dette
nell’amore fiorito e mai toccato
di noi stelle troppo lontane
in un solo pensiero
che tace e vive senza morire
nel sottile filo che lega l’amore
in quel tutto o niente
che brucia l’anima

Non c’è solitudine nel cuore
neanche quando potrei aprire
il presente della mia vita
e ritrovarmi solo
c’è un cielo di stelle
disteso nei miei occhi
è l’infinito di me
che si perde

nell’infinito
di pochi battiti d’amore.
 

Non ci sono canti
dove l’anima vaga
memorie da ricordare
il sapere è bruciato
tutto è inesistente
in questo luogo
non ci sono solitudini
nell’infinito tempo
del moto celeste
nel perpetuo viaggio
di un precipitar sospeso
senza paure
nel buio dell’anima.

Siamo così vicini
nei nostri silenzi
che non ci sfiora più
il pensiero di noi
ma negli occhi passa il tempo
della nostra gioventù
e come vorrei aprire ancora
con un sorriso la tua vita
nello sbocciar di fiori
di primavere
e riprendermi i tuoi occhi
la tua bocca

Sono ancora scritte
sulla verticale della vita
le frasi d’amore
quel muro
che scompare tra le nuvole
tra le illusioni
di chi non ha visto il cielo
ma l’amore
è l'ultima parola
che rimane di noi
tra la mente e il cuore.
 

S’alza lentamente
quel velo che rattrista
e avvolge il pensiero
passi del camminar silenzioso
nel cimitero della mente
reticoli paludosi
di sensazioni improprie
nebbie che aleggiano di anime
estensioni libere
di un mondo parallelo
che s’agita e s’intreccia

Come vorrei
che fosse la tua bocca
a prendermi l’amore
in quel sospir
che cerca inutilmente
di giungere al tuo cuore.

La morte non chiede nulla
ma ti lascia la sua ombra
graffiandoti l’anima 
ed è inutile fuggire
lasciarla indietro
lei

è quanto più

ci appartiene
l’unica
che ci accoglie
nel suo respiro
tutto di un fiato
senza parlare

Sapessi come è lungo
il giorno che non muore
negli occhi tuoi
che più non sono
quell’ombra dell’amor
che inseguir vorrei
e quanto tace e piange
il mio silenzio al buio
dell’ascoltar la solitudine
che batte 
e più non parla
dentro al cuore