blog di luccardin

Che sarà di questo giorno
che nasce e muore
nelle parole di pochi pensieri
passi che affondano le speranze 
vivendo al buio della vita
in questa gioventù che tace.

Tu
che dentro di me
sei poesia
che rivolti nell’emozioni
la mia vita
perché ti veli
nelle ombre della malinconia
in quella timidezza
che di te tace la voce
relegandomi
alle più  segrete solitudini
oltre l’orizzonte che non vedo

Di quante notti e ancora
sei mia compagna
amore
che a me non volsi mai parola
ma solo un luminare di stelle
che dentro al cuore
fan luci all’ombre
dei miei pensieri
che mal si posero
al camminar del tempo
onde che nella malinconia
il mio fiato si disperse

Solo nei tuoi occhi
si perdono le malinconie
di questo silenzio che respiro
e se il vento porta via
l’illusione di questa vita
ho conosciuto nei tuoi occhi
il riflesso dell’amore
quella parte di me
che vive senza morire.

Il cielo non tiene per se
nessuna stella
per gli amori che vivono
anche di un solo respiro
per scrivere nell’aria
i segreti del tempo.

Non conosco il tempo dei tuoi baci
se pioggia sei
dei miei giorni sulla pelle
Distante è la mia vita
dai tuoi pensieri
ma è dolce ogni emozione
che nasce e muore
nei passi che non vivo
Sapere che l’amore
non porta nomi
e di ogni respiro
ne cinge il cuore

Tu sei
quel primo raggio di luce
che bacia gli occhi
quando l’aurora bussa alla porta
di un nuovo giorno
Nella tua mano
è il mio cuore
nel respiro della notte
quando l’amore si spoglia
e grida tra i sospiri
tutta la sua passione.

Sono qui ad aspettarti
tra le parole perdute
nei tanti anni
che non ho respirato amore
Che mai sarà
ancora per me
vivere nei tuoi pensieri
saperti amare
nelle notti che il cuore
batte per dimenticare
nel peccato di fuggire
dalla vita
per perdersi nel silenzio

Passeranno gli anni
ma anche senza di te
l’amore rimane sulle labbra
nell’ultima parola
ti amo.

È solo solitudine
quel che rimane
attese che immobili
fermano il tempo
nei passi senza rumore
in quel sentire
che scava distanze
nel vagare dell’anima
l’amore è solo un riflesso
un riverbero di luce
che acceca nell’inganno
la presenza della morte.