blog di Livia

 

 

Il sole opaco annerisce
i mattoni di facciata
e se brilla 
una piccola goccia di rugiada
è solo una lacrima di pianta

 

 

Un circolo di fumo e sudditanza
uno stare nel vento a bocca secca
non turbano più parole prosciugate

 

 

Non è che gli anni aggiungano,
non è che la tristezza dinanzi
ai posti vuoti si colmi di ragioni

 
Una folata di vento
dietro l’uscio un sorriso d’inverno 
ma è poco ancora
a primavera la crosta di ghiaccio

 

 

Mi sveglio il mattino col sole che taglia obliquo questa parte di giardino.

 

 

coriandoli di vento
sui fiori del melo allagati dal temporale 
tremano ancora 
sommossi 

 

Pipistrello veggente 
dai poeti settecenteschi arrivi
tu e la farfalla 
per tutta l’estate 

 

C'era odore di gomme e d'asfalto
il grumo dolciastro dei tigli
con la notte addosso che stringeva

 
alla gola