blog di gabbiano75

Passeggiando
per le stradine
del vecchio borgo,
con i suoi ciottoli
e le vecchie fessure,
all’improvviso
sei inebriato

Vorrei nuotare
nell'infinito
per approdare
nell'immensità.
Poi,Ti guardi attorno
e apprendi che

Giorni lenti
trascorrono
all’ombra del salice
piegato dal peso
del dolore che porta.

Il futuro è
il domani che sarà,
che poi è
e che infine era.

Gioca il bambino
nel cortile
inseguendo l’ochetta,
Stende la mamma
il bucato
scompigliato dal vento,
Taglia la legna

pésca, pèsca
vénti, vènti
affétto, affètto
come stesse parole
nascondono in sé

Foto sbiadite
riportano alla mente
mille ricordi.

La Prima neve
Notte.
Cade la neve leggiadra,
danzando sulle note 
della voce
del vento del Nord.
Stanca si posa

Passa il tempo,

l’odore del mosto

impresso nella mente.

 

Corre il tempo,

il sapore del pane