AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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blog di Franco Pucci

Sorriso profondo rosso

Il sorriso m’insegue pervicace nelle notti bianche, quando la bora filtra tra le serrande e l’urlo improvviso della sirena annuncia l’arrivo dell’acqua alta. Il sibilo del vento mi trapana il cervello, mentre le dita si rifiutano di scorrere sulla tastiera.

La stella che invidiava le stelle

Quella notte avevo deciso di ammirare il cielo stellato da una posizione privilegiata, seduto su di un poggio naturale lassù in montagna dove avevo acquistato una casetta. Lo spettacolo era di quelli mozzafiato, che solo la montagna in stato di grazia sa donare.

Quousque tandem

Certo, mi sono detto il tema è importante
ci vuole pacatezza, parlarne seriamente
se ti guardi attorno, il quadro è desolante
dalle risate pochi si salvano veramente.
 
Pochi versi in rima non cambiano niente
ma se chi di dovere leggesse ogni tanto

Sulle note di Sincerità (Arisia) - remake -

Sincerità,
è un sostantivo impronunciabile,
per un'Italia ingovernabile
e con poca civiltà oh oh oh oh
 
Sincerità
per un signore assai sgradevole
disceso in campo invincibile
chissà se mai si fermerà oh oh oho oh
 

La panchina

Era lì da tempo immemorabile, consunta, ridipinta varie volte con il legno che marciva inesorabilmente: il tempo non era stato certamente clemente con lei. Pur tuttavia era colma di saggezza, di ricordi che puntualmente tornavano alla mente ogni qualvolta un essere  umano posava le sue terga su di lei.

Ottomarzo

perché ingabbiare l’altra metà del cielo?
orrida tentazione che rispunta ogni tanto
mistificazione di libertà a chi porta il velo
ma dietro quelle sbarre si cela il pianto
 
oggi vorrei davvero non essere ipocrita
ammettere gli sbagli, esser progressista 
cercare il consenso dichiarando illecita
la discriminazione come in una recita
 
così per una volta non regalerò mimose
di buone intenzioni si è lastricato invano
coi fiori non si guariscono ferite dolorose
compagne della vita vi stringerò la mano
 
 

Mimose in volo per l'altra metà del cielo

Due ali lassù recitano un plastico volo 
che si specchia nel cristallo della laguna 
l’acqua incuriosita segue quelle parentesi 
muoversi in mirabili danze increspate.
 
Nel verdemare la bianca macchia attrae 
rivela nel suo tremolare un riflesso dorato
che l’amico gabbiano planando all’approdo
con perizia posa sulla panchina in attesa.
 
“non son qui per te, immemore amico
il mio omaggio fiorito oggi è dovuto
all’altra metà del cielo dimenticata,
quella che manca al tuo esser uomo”
 
[il rosso del mio viso scolora nell’azzurro
e impallidisce il sole all’oro delle mimose]
 

E' tornata la luce

Come una lucciola orba dalle pile scariche 
cerco a tentoni nel buio una parvenza di luce,
mille lumini in attesa di scaccini compiacenti 

Il rumore del sorriso

La nuvola bianca di gabbiani chiassosi e festanti 
insegue il bragozzo al morire del dì di pesca,

Cosa mi metto?

Sono nervoso, ho aperto il cassetto
ma non ho trovato maschere da indossare.
Quelle che avevo le ho usate ogni giorno,

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