Scritto da © Franco Pucci - Lun, 05/04/2010 - 20:27
Shangai.
Ieri sera abbiamo giocato.
Tenendoci per mano come due cuori bambini,
ci siamo divertiti reinventando antichi giochi.
E’ stato bello trasformare gli anni passati insieme
in tanti bastoncini colorati, confonderli nel ricordo
e gettarli così intrecciati nel vivere quotidiano.
Ho cercato di sfilarli lentamente ad uno ad uno,
per ricordarne nei colori il significato passato,
ma il sorriso dei tuoi occhi ha distratto la mia mano.
Cosa ne dici, ricominciamo daccapo?
Tenendoci per mano come due cuori bambini,
ci siamo divertiti reinventando antichi giochi.
E’ stato bello trasformare gli anni passati insieme
in tanti bastoncini colorati, confonderli nel ricordo
e gettarli così intrecciati nel vivere quotidiano.
Ho cercato di sfilarli lentamente ad uno ad uno,
per ricordarne nei colori il significato passato,
ma il sorriso dei tuoi occhi ha distratto la mia mano.
Cosa ne dici, ricominciamo daccapo?
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Scritto da © Franco Pucci - Lun, 05/04/2010 - 16:06
E' quasi giorno.
è quasi giorno e non se ne va la notte
testarda rimane e confonde i ricordi
di troppe ore consumate inutilmente
e disperatamente vomitate nel buio
testarda rimane e confonde i ricordi
di troppe ore consumate inutilmente
e disperatamente vomitate nel buio
è quasi giorno e il vento sulle imposte
danza al ritmo di un antico cigolio
lo aspetto mentre attraverso i vetri
guardo la mia ombra che si allontana
danza al ritmo di un antico cigolio
lo aspetto mentre attraverso i vetri
guardo la mia ombra che si allontana
é quasi giorno e non se ne va la notte
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Scritto da © Franco Pucci - Dom, 04/04/2010 - 19:07
Corri uomo, corri.
se quello che impariamo dalla strada
poi lo scordiamo lungo la via
poi lo scordiamo lungo la via
se al mattino non trovi più rugiada
è il segno della vita che va via
è il segno della vita che va via
se alla sera al tramontar del sole
non scorgi più le rondini in volo
non scorgi più le rondini in volo
vuol dire che alla fine del viaggio
non hai più compagni, sei rimasto solo
non hai più compagni, sei rimasto solo
corri uomo, corri…
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Scritto da © Franco Pucci - Mer, 24/03/2010 - 20:14
La tela del ragno.
un merletto di Burano luccicante di minuscole gocce di cristallo
è steso ad asciugare tra due giunchi novelli sulla riva del fiume
è steso ad asciugare tra due giunchi novelli sulla riva del fiume
il ragno verdeoro ammira soddisfatto l’opera fregandosi le zampe
mentre tra le perle di rugiada una falena si dibatte ormai sconfitta
mentre tra le perle di rugiada una falena si dibatte ormai sconfitta
così ti ho conquistata, con l'astuzia e l'abilità di provetto artigiano
e persa immediatamente quando la mia superbia ha rotto la tela
e persa immediatamente quando la mia superbia ha rotto la tela
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Scritto da © Franco Pucci - Mer, 24/03/2010 - 03:36
La prova del nove.
Mentre altrove il rosso porpora
di pasciuti cardinali sproloquiava,
il nero lega dell’imbecillità umana
ha negato la mensa a nove bambini
che non potevano pagarsi la retta.
di pasciuti cardinali sproloquiava,
il nero lega dell’imbecillità umana
ha negato la mensa a nove bambini
che non potevano pagarsi la retta.
Ricordiamocene quando faremo i conti,
sarà la nostra prova del nove.
sarà la nostra prova del nove.
n.d.a. Scuola Elementare
di Montecchio Maggiore (Vicenza)
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Scritto da © Franco Pucci - Mar, 23/03/2010 - 20:47
Bagna e asciuga.
Onda che viene e che va, movimento ipnotico,
acqua che bagna e asciuga l’arsura.
acqua che bagna e asciuga l’arsura.
Flusso e riflusso inarrestabile il corpo tuo.
Scivola via portato dalla corrente e poi ritorna.
Scivola via portato dalla corrente e poi ritorna.
Il moto ricomincia, chi può fermare il mare?
A volte, come scoglio imperterrito, ci provo.
A volte, come scoglio imperterrito, ci provo.
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Scritto da © Franco Pucci - Lun, 22/03/2010 - 15:45
Perchè i tramonti son pupazzi da levare?
no, amore mio, stai tranquilla,
non lascerò che il rosso dei tramonti insegua
il nero della notte prendendola per la coda
con quel briciolo di follia che da sale alla vita
lo nasconderò sotto le tese del mio cappello
non lascerò che il rosso dei tramonti insegua
il nero della notte prendendola per la coda
con quel briciolo di follia che da sale alla vita
lo nasconderò sotto le tese del mio cappello
costruirò pupazzi rossi come il mio amore
li lascerò imperituri a guardia delle sere
così che le notti ci siano dolci e serene
e come un Cappellaio Matto ti porterò
nel mio paese delle meraviglie
li lascerò imperituri a guardia delle sere
così che le notti ci siano dolci e serene
e come un Cappellaio Matto ti porterò
nel mio paese delle meraviglie
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Scritto da © Franco Pucci - Sab, 20/03/2010 - 20:24
Nella rete.
i pescherecci attraccati al molo questasera
sono scheletri che l’onda fa dinoccolare
legni dai colori sgargianti erosi dal mare
reti, sartiame e ferro, odore di pece nera
sono scheletri che l’onda fa dinoccolare
legni dai colori sgargianti erosi dal mare
reti, sartiame e ferro, odore di pece nera
ombre riflettono sull’acqua tremolante
gabbiani in lite che volano a bassa quota
li osservo rapito sfiorar le ossa al natante
ma cado nella rete di un’altra notte vuota
gabbiani in lite che volano a bassa quota
li osservo rapito sfiorar le ossa al natante
ma cado nella rete di un’altra notte vuota
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Scritto da © Franco Pucci - Sab, 20/03/2010 - 00:49
Insonne Onirica Licantropia
[accecanti riflessi di luce sulle zanne bianche, occhi torvi che guatano come fameliche iene, risate sinistre che intercalano gli ululati alla luna, la forza bestiale dominatrice della notte]
Sì, forse tutto questo potrebbe piacermi -penso- mentre l’assenzio discende sapido e si impadronisce dei miei desideri. Ancora una volta ho spinto troppo in là il gioco. La luna mi guarda basita, mentre il ronzio del rasoio toglie l’ovatta del silenzio dalle orecchie della notte. Tornerò a trovarti Nera Signora, ammirerai affascinata il bianco brillare dei miei denti e non saprai resistere. Il mio bacio siglerà la tua morte. Cin cin.
Sì, forse tutto questo potrebbe piacermi -penso- mentre l’assenzio discende sapido e si impadronisce dei miei desideri. Ancora una volta ho spinto troppo in là il gioco. La luna mi guarda basita, mentre il ronzio del rasoio toglie l’ovatta del silenzio dalle orecchie della notte. Tornerò a trovarti Nera Signora, ammirerai affascinata il bianco brillare dei miei denti e non saprai resistere. Il mio bacio siglerà la tua morte. Cin cin.
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