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blog di Franca Figliolini

Come quando un sasso

 
come quando un sasso
levigato dal tempo
sulle asperità arrotondate
riflette la luce,
così è l'amore:
canto della materia
a contatto con l'infinito.
 
 

Sperduta

 sperduta
- come creata qui
inopinatamente adulta e vestita
in questa strada che dovrebbe essere nota
vago
 
una pioggia di gocce infinitesimali
quasi umidore di nebbia
mi avvolge gelida
 
io sono qualcosa qualcuno
mi pare di ricordare
ne ho una qualche reminiscenza
                                  [antica
 
adesso muoverò qualche passo
e acquisirò nuove memorie
guarderò dietro gli angoli
tra le connessioni dei sampietrini
verso l'alto rifinito dai cornicioni
 
ovunque tranne
che davanti a me lì in fondo
dove la strada sembra svoltare
e invece semplicemente scompare
nel nebbischio

Ares e l'amore

Io sono il distruttore di uomini
l'assassino
colui che è macchiato di sangue,
Ares, il brutale.
 
Non dio della guerra,
ma della furia cieca della battaglia,
dell'assalto alle mura,
del sangue che scorre a fiumi.
 
Voi, che rispettate Atena,
l'astuta stratega del combattimento,
esperta nell'arte di ingannare il nemico
e spingerlo nel precipizio,
e odiate me,
considerate questo se potete
 
: che io mai ingannai nessuno
e che spesso fui sconfitto
e anche deriso dagli dei.
 
E che è me che lei volle,
lei, la bellissima Afrodite,
infelice sposa del triste dio del fuoco,
mio fratello Efesto,
il deforme.
 
Si, io fui amato dalla dea dell'Amore,
e l'amai.
E con lei generai Armònia
colei che porta la pace,
la prima sposa.
 
E quale segreta trama si nasconda in questo
io non lo so
-ché il fato volle che fossi un bruto-
ma forse voi capirete
cos'è che unisce amore e cieca furia
e me lo direte,
un giorno.
 

L'amore è bellezza (acrostico)

Lascia che la luce illumini
anche le zone d'ombra
muova cerchi e sollevi
onde d'ineludibile potenza
riverberando ovunque.
 
E guarda il riflesso
esitare dapprima
baluginare in lapilli dorati
e poi trasformarsi in fiamma.
 
L'amore è bellezza
lievito dell'esistenza
essenza profonda
 
zaffiro luminescente
zircone rosso giacinto
ambra preziosa e antica.
 
 

All'intrasatta

                             A Gil e OrmedelCaos
 
io non avrei voluto niente
se non
qualche ripido pensiero da scalare
con parole consone
cesure appropriate
e ardite allitterazioni
 
lasciando al bianco il compito
di ricostruire il senso
ché io non ne ho nessuno
e non ne voglio
 
caducità è vertigine
- e bellezza -
ca schioppa all'intrasatta dint' 'o core.
 
 

A letto, di notte

Non c'è luce sufficiente
non vedo i colori
solo suoni in una nebbia indistinta
che si attacca alla pelle
viscido guanto di noia
 
Notturna sublimazione dell'angoscia
ti vedo ti vedo
disincarnato hai perso la
tua morbida immagine
 
voglio toccare
sentire sotto le dita le forme
del corpo e invece
 
silenzio
 
improvvisa interruzione del ritmo
solo pulsante il mio respiro
lenzuola intorno al corpo
e sudore
 
Questa notte di nuovo
questa notte di nuovo solitudine
 
 

Melodramma 3 - Fine

Si me matan bueno, si vivo mejor
(Miguel Hernandez)
 
 
 
avrò gli occhi più luminosi adesso
dopo che sono precipitata
come un cristallo nel suo reticolo
costruendo bellezza intorno a un pretesto
 

Melodramma 2 - Nero Giaietto

Sono stanca – dico
Così stanca, sai?
 
Ed ho negli occhi un bagliore
di nero giaietto
mentre mi volto
e vado via
 
Con passi lenti e lunghi
arrivo
dove la strada gira
e non ti vedo più
 
non ci vedo più
 
il silenzio
non sarà più doloroso
del nulla
 
 
 

Melodramma 1 - Flamenco

 No, caro signore
- dissi
lei si sbaglia:
non è di passionalità che sto parlando
- quella è cosa da ballerine di flamenco
e io ahimé non ho il physique du role -
ma di passione.
E mi voltai
scuotendo i lunghi capelli neri
 
Fuori era notte
e silenzio
di strade deserte.
Le luci dei lampioni
movevano i loro cerchi
alle falene in amore.
 

Tremore

come da una frattura della terra
resuscitano i miasmi del profondo
la cieca attrazione del precipizio
:
ogni cesura si paga e dà pena
 
lascia che il cuore batta
lascia che torni il respiro
aspetta, aspetta
:
la faglia si richiuderà
 
rimarrà solo un lieve tremito
non percepibile né percepito
come un rumor bianco
che a volte confonde
-e annebbia-
 
 

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