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blog di ferdigiordano

A molo

Lì ho conosciuto un uomo d’acqua
che in vita non figura più. Figura
adesso significa dal pensiero in su
con quelle squame fuori dal mare,
lucernaio poco prima in onda.

Colta al volo

 

 

Ti devo amore come se non bastasse

domani. C’è una scala in tale senso

Prevedendo il fiato tirato

 

Respiriamo mentre andiamo al limite.

Ho in vestito un uomo, forse

 
 
Guardo il mio albero genealogico.
Nel polso osservo l’eternità a mia misura.
In tal modo

Sentito da lontano

 
 
Viene data luce alla finestra: come previsto
il cuore della notte batte fino a qui, conferma

Portato a galla

 
 
Alto, oppure di gran lunga sopra a vento
la sua figura lega
lische di palme a lische di pesce; e lega

Fratell’astri

 
 
Chissà quale dio immane e
silente, in un fumo oscuro e
ossessivo, esprime meno pupille

Guerra di qualsiasi specie

 
 
L’aria che passa su un fiore, e prende o lascia
informazioni di semi meglio delle impronte

Fa’ che sia ferrato come un cavallo

 
 
Il mattinale riporta in fatti la notte fuori casa,
D’altra parte, è giorno lì.

Per una delle vene sul dorso della mano

 
Tocco una delle vene da polso, sul dorso
della mano, e deduco che sì, il tempo
è inappellabile e glabro. Il cielo riflesso

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