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blog di Carlo Gabbi

Expectations

  

PARTE UNO
 
        E’passato molto tempo dall’ultima volta che scrissi parlando della vita e dell’amore. Dentro di me tutto si è repentinamente inaridito e quelle poche volte che mi provai , pur muovendo le dita sulla tastiera ero incapace a trarne parole di un certo valore, solo note senza significato .
       Dopo la separazione da Mary, la mia vita correva lungo una china di disperazione. Mio figlio che amavo e che pur porta il mio nome, non è mio, Conoscere questa terribile verità mi ha sconvolto. Mary mi ha tradito nei sentimenti più cari, ed il mio amore si è inaridito e repentinamente mi son trovato un relitto abbandonato ai venti nell’oceano dei dubbi e disillusioni.
       Che altro potevo fare? Fui pure generoso con lei. Le diedi del denaro chiedendole di ritornarsene dalla sua famiglia e non rientrare mai più nella mia vita. Ero amareggiato così decisi di andarmene via il più lontano possibile .
       Vendetti il tutto tenendo solo quelle poche cose indispensabili, che impacchettai in scatole di cartone e riposi nel mio Volkswagen camper-van .
       Non avevo una meta, ma presi la strada che conduceva verso il Nord, viaggiando nella frescura della notte e riposandomi durante il giorno  Dove veramente andavo?  Per mesi non mi posi mai questo interrogativo e d’altronde non me ne importava un gran che, sapevo che qualora il tempo sarebbe stato propizio per la mia vita a rigermogliare di nuovo, il mio subcoscio mi avrebbe inviato quel particolare messaggio .
 
      Era un tardo pomeriggio di primavera ed una fresca brezza soffiava dall’oceano lungo la linea di spiaggia semideserta. Vi erano solo un paio di pescatori intenti a lanciare l’esca il più lontano possibile nell’oceano spumeggiante, arcuando le loro braccia con maestria . La loro pesca era buona ed ora, nell’imbrunire alcuni tonni aboccavano all’amo .
      Uno dei due pescatori era una giovane donna , alta e snella con una carnagione olivastra ed occhi scuri. Il lancio della sua esca era perfetto ed era evidente la sua maestria.Vicino a lei, un gruppo di gabbiani erano attratti dagli scarti gettati sulla spiaggia. 
      Sera era poco piu’ che ventenne e non era nata localmente. Proveniva da una remota isola sperduta nell’immensità dell’oceano Pacifico ed era venuta qui ad abitare con alcuni parenti che da tempo vivevano lungo queste coste Australiane , recentemente Sera aveva sofferto un dispiacere amoroso , e se n'era venuta per dimenticare quel ragazzo lasciato in quelle isole Fijiane .
      A Sera piaceva questo tratto di costa nel nord Queensland che aveva tanto in comune con la sua isola là, nei mari tropicali del Pacifico . Il cielo aveva la stessa intensità di azzurro ed il mare era ugualmente calmo e protetto da una barriera corallina. Le spiaggie avevano quella stessa sabbia fine e bianca, correnti all’infinito e gli orrizonti erano rotti da linee di palme di cocco. Alcune di queste palme piegate dai venti, correvano parallelamente alla spiaggia, per poi inalzarsi di nuovo verso il cielo aprendosi in grandi ombrelle di verdi fronde, lasciando al di sotto quel posto di frescura desiderato dai visitatori nei pomeriggi afosi .
      Nonostante queste simililarità tra queste due terre, Sera sentiva pur sempre la mancanza del suo popolo, delle tradizioni e leggende lasciate indietro e che tanto aveva imparato ad amare crescendo la nella sua isola.
      Del tempo passato ben poco era stato scritto riguardo il suo popolo, ma le tradizioni e leggende erano state tramandate a voce viva dai cantastorie durante speciali festività nei villaggi isolani . Sera ricordava bene quelle calde sera dove la gente locale si riuniva sedendosi su tappeti di cocco stesi a terra, a consumare quel cibo che avevano portato con loro. Altri cantavano e danzavano a quei ritmi Polinesiani e tutto era parte delle loro tradizioni . Qualcuno preparava la ‘’ Kava “ quel beveraggio di radice di pepe, infuso in bassi recipienti di legno e bevuta in mezze coppe di noce di cocco. Il bere in comune questo beveraggio, consacrava e riaffermava nuovamente l’amicizia e la frattellanza di tutti loro.
      Ed alla fine il cantastorie sarebbe venuto, e là , sotto alle stelle avrebbe fatto rivivere nella loro immaginazione tutti quegli spiriti della loro mitologia, che nella preistoria erano giunti per dare avvio alla vita dell’umanità in questo paradiso tropicale .
      Ma maggiormente Sera sentiva la mancanza del padre il quale la iniziò a tutti i segreti dell’isola . Erano maggiormente pratici insegnamenti per soppravivere in queste terre. Il padre le aveva indicato dove trovare pur sempre quei frutti tropicali maturati sull’albero ed emananti squsiti profumi. Le aveva insegnato come coltivare, in quel ricco suolo vulcanico le “ Cassavas ed i Dalos “ cosi’ importanti nella loro dieta, ed alla fine il padre aveva insegnato a lei ad amare il mare e i segreti racchiusi in quelle acque blue. Così Sera ancora giovinetta aveva imparato a rispettare la forza di quell’oceano e sapeva dove trovare in quella immensità le ricchezze dei suoi frutti.
      Imparò, sotto la guida del padre, a navigare con quelle loro canoe scavate nei tronchi dell’albero del pane, avente uno scalmiere al lato per dare stabilità alla canoa stessa ed una vela quadrata intessuta con le foglie del cocco. Imparò dov’era il miglior posto per lanciare la rete per la pesca , e dove lasciare i canestri nel fondo corallifero della laguna per prendere quelle immense aragoste .
 
      Raggiunsi Bowen un pomeriggio. Il tramonto era glorioso nei toni di rosso e di oro creando una contrastante luminescenza verso l’Ovest, esponendo il sole in un semicerchio di porpora che rapidamente spariva all’orrizonte entro il mare turchino.
     Il sopravvenire del tramonto era il segnale per le barche dei pescatori a lasciare la costa e prepararsi alla loro veglia notturna, sperando in una buona pescagione durante la notte .
     La calma e la solitudine che circondava quel luogo creava piacere ed inoltre era confortevole quel tiepido calore serale del clima tropicale .
      Incominciai i preparativi per trascorrere la notte e preparai la mia cena, consistente in una larga bistecca assieme a pomodori ed ananas sul barbecue portatile e Stoeky, il mio cane e compagno di viaggio, se ne stava pigramente accovacciato al lato del camper in attesa del suo cibo serale .
      Sotto questa latitudine a notte, le costellazioni tropicali apparivano più luminose ed in particolare la Croce del sud sembrava ancora più vicina indicando chiaramente con le sue stelle la direzione Nord – Sud nel cielo luminoso .
 

      

 

  VI E` PUR SEMPRE UN DOMANI ( EXPECTETIONS )

         by

          Carlo Gabbi

una nota di introduzione

Sono l'ultimo arrivato e vengo dalla lontana Australia, dove ci vivo da decenni.

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