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blog di Bruno Amore

Che amore è

 
spesso son come petali le tue dita
al viso che mi metto
per rubarti carezze che non merito
e se trascuro il gesto degno
di conquistarmi quell'affetto
s'armano d'artigli aguzzi tutto a un tratto
subdolamente mi colpisci forte
come serpe letale celata in un cassetto.
 

La triste sconosciuta.

un vento tiepido mi ha strusciato
oggi la pelle
dal gusto marino al fior di tamerici
oppure era ginestre gialle
rigogliose e tante
quelle che attraversava per toccarmi
forse non lo saprò mai
quel biondo crine che
lo stesso vento lieve carezzava
ad un convegno pareva camminare
quelle unghie curate lucide scarlatte
coprono artigli in egida contratti
avrà un drago del cuore
o uno che l'attende negli anfratti.
c'era un vuoto intenso profondo
in quelle finestre verdi allungate
le ciglia facevano velario ad ogni istante
come il sipario di velluto quando
alla fine dell'ultima scena viene tirato
dietro il recitante.

Limerick (eroticus senilis)

quando alta s'è alzata là, su quei tacchi
le cosce lascian libere, gli spacchi
senza tema di smentita
riaccende ognor la pipa
e financo dimentico gli acciacchi.

Limerick (orticolo)

 
 
oggi friggo in pastella fior di zucca
e nati grazie al concio della mucca
mi sporcai è ver la giacca
solo un po' porca vacca
vedi ora quell' odore m' imbacucca.

Sunrise whit me / turn me on

 
è tempo tu mi appaia
il fondo della botte è rotto
ormai, vieni sogno con
labbra rosse della voglia
torna a spandere profumo
che sono pronto
sulla corrente a scorrere
foglia nuova verdeggiante
come luce che si spande
il mattino alle colline
lentamente, solamente
ho imparato a chieder niente
vieni solo baci dammi
e carezze, all'anima alla mente
non badare s'è rotta la voce
e dell'armonia di allora
non c'è niente.
 
 
(è gradita critica costruttiva)

Ah! saperlo...

 
avessi saputo di non aver
maiuscole nel dna
avrei provato a vivere
ai minimi termini
pensare poco, prender quel che viene
giorno per giorno.
invece irrequieto ho spinto
quel fragile parapetto
al balcone della vita, finché
s'è infranto per le mie voglie
di andare a raccogliere frutti
dolci esotici - anche - colorati
all'apparenza proibiti.
e caddi in un rovo
che soltanto more produce
nutrimento per silvicoli alati
e fanciulli in gita.
 
 
 

Quelli del "sabato sera"

 
su lucidi dardi rombanti
a penetrare sarmenti acuminati
in corsa per momenti d'emozione
su nastri insidiosi a giorno illuminati.
a coglier della vita ogni momento
illusi di domar a mano ogni destino
edificato altrove in tanti giorni
senza profitto, solo sentimenti.
seppur vedranno di tra le ciglia chiuse
lo strazio che produce una follia
vogliano l'ultima goccia al cuor mandare
pria che l'arsura se li porti via
per un palpito un ultimo saluto
a chi della loro esistenza fu natura.

Limerick (nonsense/licenziosi)

 
4.
se del posto ch'è dietro, parli grasso
sempre c'è, chi vorrà tirarti un sasso
davanti è cosa nota
solo versi lei annota
so d'esser spesso, peso più d'un masso.
 
 
5.
 come non s'accorge in cotanta spocchia
avere appesi i seni alle ginocchia?
scodinzola per la via
e voglio dir bugia
son belli i suoi capelli messi a crocchia.
 

L'amore

 
è quel frutto maturo
semplice chiaro come un avviso
che piano lo mordi
con le labbra appena
e il succo, dalla bocca
dolce come un pianto
va a impiastricciare
le pieghe d'un sorriso.
appena sfiori
con lo sguardo il viso
sentir quello dell'altro
raggiungerti preciso.
ricordi complici di tempi
pazienti nell'attesa
gioia per minimi gesti
e casomai giusta non fosse
non fu mai pesa.
è mosto che ti inebria
reca pensieri vivaci e sensuali
ti vellica la psiche e zone neurali
lento così tu, la giacca appendi
ella lenta si sfila un guanto
quando l'avesse e intanto
coi visi tra le mani
i corpi lievi accanto
caldi d'un tepor che certamente sanno
lisci come velluto, ancora danno
languida dolce gaiezza
non è vero bisogno
semplicemente incanto.

Burlesque

 
se a scopar non metti mente
tu non c'hai capito niente
l'esercizio ripetuto
con l'attrezzo nerboruto
lo san fare anche le rane
per goder non basta il pane
c'è negli occhi di quell'altra (o)
bello vivo come un mantra
un sensuale godimento
che rifulge in quel momento
tu l'afferri prontamente
più con l'anima e la mente.
 
 
 
(chi sa 'o fa)

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