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blog di Bruno Amore

8 marzo - una croce

Anche soltanto
 
otto femori bruciati
otto crani anneriti
otto mani otto anelli di fede
otto volte mille le urla sentite
otto minuti o otto ore assassine
otto giorni il fumo coprì il sole
otto secoli occorreranno
 
per cancellare il segno.
 
 

8 x 8

tutte seta son di pelle
sorriso dolce occhi di stella
nascono così tutte belle
dalla caverna a quella stalla
fino alla cinta dalle bretelle
a loro per mano oppure a spalla.
 

Rincorrendo beltempo.

Torti ulivi costeggiano le prode
in limite alle vigne di pampini
verdi lucidi vestite a giugno.
ci corre in mezzo il capriolo

sperando siano haiku

rondine migra
a questo tetto torna
animo nuovo
 
fiori di campo
finalmente aprono
golose api
 
infiorescenze
azzurro viola rosa
bordano fossi
 

pensiero

 
cattura brani
del giorno l'oscurità
per farne sogni
 

Il mio giardino

Ho erbe essenze spontanee
nel mio prosaico giardino
ho strappato divelto fiori
da selezioni accurate frutto
pei colori la forma l'aroma
ora son solo verzure anche
urticanti adornate d' infime
efflorescenze selvatiche
sempre più rare e neglette
e mi sono più care viepiù
son scarto del comune bello.

Versi archeologici

Dolce e caro mi è
questo ermo colle
dal quale conto e miro
nubi passar e sogni venire
piacevolezze mi portare a mani
colme di fuggevoli morbide carezze
ed io a te copiosamente donare
baci di miele e palpiti ratti
di cuore eccitato dalle
tue bellezze che in
vero anelo aver
sicché possa
alfine dire
goduta.

Cercando haiku

 
è nevicato
tutta notte ancora
anima calma
 
 
sotto la neve
riposante ricchezza
ci darà pace
 
 
sbocciano fiori
ardente sentimento
fame del cuore

Date memorabili

 
il 4.3.2010, Asia dice
 
il sole scioglie il ghiaccio
l'amore scalda il cuore
e nasce un abbraccio

Teoria dell'estremo praticante.

Si, lo so! io sarò prosaico.
m'inuzzola gaiezza giocare
con verbi grassi e grasse rime
rincorrere di vernacoli le mode
dei motti detti solidi dialetti
voci di gleba a bassa lega stretti.
 
Che seppure è verità ripa non trova
poiché nessun che abbia sale in testa
vorrà con l'ira, ancorché giusta, replicar
a uno scherzo che molto rode ma
gli altri di risa fa goder e nulla cale.
 
La lirica più si specchia e si rispecchia
ammanta di bontà la sua maniera
rende graziose nane favole e concetti
maschera povere realtà minime banali
esalti miti insulsi in bella forma detti.
 
Poiché l'anima del cerebro si nutre
sede del vero del mistero e intelligenza
non nell'intestino o nella forma sciala
voglio testar che nulla è più eloquente
del frutto d'ogni dì che il praticante
mastica, in questa vita laida, snervante.

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