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blog di ariele57

rivitalizzando la sinistra

incoscente

non uso frequente

quel verso perchè

mi sa di alieno cibo,

contorto.

eppure lei carrucola

per sostenermi.

 

il palco è sempre attivato

da lei poesia

vita mia

ma è proprio

dietro quella quinta

 che io nascondo

vitalizzio la destra

mi conservo carina

come una rosa conchiglia

raccolta sulla riva

 dopo esser stata baciata dall'onda,

per un bel pò dal tempo

quello tenuto duro e fermo

dai solitari ricordi

 

i sassolini

 a volte cosi ingombranti

che vorresti

lanciarli in acqua

il mose sente che lei è l'incanto della laguna

Con superbia composta
Venezia chiama.
Mai mendace.
E' vessillo di libertà
puntante un fermo
ponte indice
alla debole terraferma.
Per non perdersi
trae legami  filiali profondi
solo dalle sue isole,
che pur tremolanti

brucia

Tempo brucia il residuo
ormai le faville hanno preso il largo
sulle orme di un tormento
brucia , brucia tempo.

un suono d'onde

piccole e bianche

sono tante

 e battono e ribattono

 con un parlare di versi

il sentimento muto.

non rumore di voci

 a dsturbarle

solo il battito

d'ali amico

che ne accompagna il ritmo.

sento il mare che canta piano

conosce l'inconscio

 

nel profondo sentire

lui risale pauroso

tra  bolle nascoste

dal fondo blu oscuro.

 

sopra riceve la luce

l'accoglie,l'avvolge,

la taglia tra l'onde

e senza stanchezza alcuna

resti

versi
 bocconi
sulla spiaggia
di quella mente
che  non  contiene più
 il dolce suono
della  tua risacca,
e resti sospeso a sughero
tra  i pezzi di una burrasca
in attesa
di una marea

il lento correre

dopo l'andato

non ci trascina più la vita

in quel foglio vissuto

 e strapazzato

ma gentilmente

ci accompagna.

ecco come vorrei

i giorni prossimi,

fascianti.

essere simili a formiche

che vagano

Stefano

mio figlio
è carica umana esile
ma molla attenta e tenace,
ha mente acuta che frutta musica ad arte
e ne sviluppa attenzione in note
quasi allo spasmo.
poi in arcuate pose
pone le pensili appendici
per l'amore quasi esclusivo

albeggiando

pose

si sposano

caute a strisce.

i colori dell'incanto

stanno stretti

 uniti accanto.

poi la luce

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