blog di ariele57

"me-di.ta.te
non siamo altro
che metà
di un tempo intero
e ci perdiamo
sempre
nella ricerca
infruttuosa
di quella perfetta
perduta forma
che sta li sospesa
quasi reale
solo in sogno"

compassato vecchio abecedario
quasi irriconoscibile
con mille orecchie
non profumi più
di nuovo albero
ma ogni tua macchia è matrice.

senza baldanza
la mente a ragione
s'inchina
fa strada all'intimo
con passo d'istinto.
non è uno scambio,
solo la reciproca
consapevolezza di esistere
che avanza con il cedere degli argini.
 

caratteristica

è il vendere sguardi.

non si concentra

il fuoco sul viso,

si preferisce sorvolare

sul particolare spicciolo,

di tutto ciò che

nei tempi postmoderni

diventa calice

di un pagano altare

in cui immolarci.

il detto
togliamo il disturbo
non è uno sgarbo.
è parte fonda
del nostro limbo.
in lui è impresso
 il prezzo voluto
per poter finalmente volare
con le ali rotte
senza spinte.
mai più costrette da spot
cosi insulsi che tutti noi
per non renderci unici

oggi  conto,  replico tenace
 sono  un  dono della vita.
fantasmi impertinenti aleggiano nel patio
ma non mi spaventano più  perchè
sono friabile come pastafrolla
 rido e piango  e colgo ancora
malgrado tutto,su tutto il creato
 l'aroma di me stessa

T'ammento.

 

Es prenu

de disizu su coro,

pro tene

s'istringhede.

 

Leada sa oghe

su prantu.

 

Chie lassada

sa domo

vrimada su ventu,

non si vortada.

 

ma cando

s'alinu

de su sole

in chelu

caentada,

tu angelo sei volata
sulle ali di amari perchè
hai lasciato sulle rose solo i rovi
di questa breve stagione
ma intenso il profumo di te,
e non si ferma più il fiume
alla nostra isola
ma accellera lasciando solo
 all'acqua che corre il passo.
e lucidi i nostri occhi

come vergin fanciulla

 si china su fronde

poi adulta

 è voce sulla pelle.

mai si posa languida