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C. Monet Ninfee


C. Monet Ninfee

 

Vesititi di petali a galleggiarci attorno, una tovaglia acquosa sospinge nembi fra isolotti di frittelle. Scoppia la danza dei contro corrente, in balia dei boccioli insinuati. Sfuma d'indaco la seta della tovaglia, il rossetto è una conferma determinante e marchia i contorni nei soffi caldi. Poggia sul fianco il sereno di un sorridersi, vagheggia trepidante il pomeriggio prima che sia soltanto sera, ci copra le spalle e ci scopra ventagli di carta a graffiarci la schiena. E' pace di lucidità a dondolarsi tempo, l'arrendersi complici del bianco, al silenzio di una notte in divenire.
Manuela

Briciole di vita

Maria Tomatis (prof/ di filosofia in pens.) un altro nome da aggiungere e forse un altro racconto che ripropongo:

 
              “ Volarono anni
                       corti come giorni “
                            Eugenio Montale
 
 
Una vita che si fa storia, si dà un senso.
Ultima nata di una famiglia numerosa, vissi un’infanzia serena a contatto con la natura.
 D’estate correvo scalza sulle strade polverose -ancora è viva in me la piacevole sensazione del piede affondato nella polvere soffice e calda- ; seduta sul carro del fieno appena raccolto sprofondavo nei profumi di quegli infiniti fili d’erba che avevano cambiato colore e a volte il rullio delle ruote mi intontiva fino alla soglia del sonno..I giochi con il fratello più grande erano cercati, ma spesso anche temuti perché talora scadevano in dispetti, piccoli ricatti o gelosie. Preferivo la compagnia dei numerosi cuccioli di animali che in cascina non mancavano mai.

Lo spazio nel buio

lo spazio nel buio
non può muoversi
non sente l’aria
e si incurva
in tutto l’universo
come un presagio di morte
non ha vento
né l’ossigeno che vola
è una massa unita
lo guardo
quello spazio muto
come fiata
come alza le ali
come soffoca la luna
e penso all’attimo al limite
a me che ancora più muto
starò con le suppliche
con le punte dei fiori
in un solo incessante sonno
in una bolla
in orbita
completamente solo
per un deciso evento
una migrazione
poi del cielo sarò la preda
la congiunzione il filamento
e farò più larga questa aria
e vorrò i venti nel passo a conca
e dopo nella patria dell’esultanza
o da nessuna parte
mi spezzerò nel gas
e non ne saprete più nulla

 

Michele Caccamo

Silvia

Lirica di Vittorio Fioravanti

Il soldato era da tempo
a bocca in giù
nel fondo nero del pozzo

Nel buio c'erano gli scarponi
e le braccia legate sul dorso
ma lo sapevano i partigiani
che ce l'avevano buttato dentro
per nasconderlo morto

Noi s'attingeva l'acqua ignari
due volte al giorno
al mattino e alla sera
da oltre un mese ormai

Da quando eravamo scappati
da La Spezia e le bombe
sganciate a grappoli dagli alleati
ogni notte sul porto e le case
rase al suolo con l'Arsenale

Fuggiti via dall'ansia
dalle macerie e gli agguati
cercando di sopravvivere
come animali feriti
in un borgo lontano dal mare
nell'aspera Garfagnana

C'era invece il tedesco
ucciso nel pozzo infetto
e Silvia - che non aveva
ancora detto una volta
mamma -
consunta di febbre e di pianto
come un fiorellino appassito
si spense nell'abbraccio muto
d'una madre impotente
di salvare i suoi figli

Settembre 2003

Da un cielo sereno

Da un cielo sereno,reclusa
nel pozzo della memoria
oltre la grazia del capelvenere
a tratti,tu,ancora
mi sorridi,tremulo ricordo
più bella di Ermione.
 
(in memoriam di Jole Cappiello, mia prima moglie)
 

Gilberto Fanfani

La regina e la sua stramba storia

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Ti vedono
e sono tanti
regina spensierata e fiera
e a denti stretti tu sorridi
mandando giù polvere e rospi
che mai saranno stelle né principi alati.

Loro che ambiscono ad orbitarti intorno
tutt’e tre le carte hanno messo in ballo
ma quanto buffa è la tua stramba storia
regina sì, ma di vana gloria
come se bastasse il futile vezzo
per dissetarti alla fonte della gioia.

Sovrana senza regno
di fil di ferro aguzzo è appeso il cuore tuo al chiodo
ma loro non lo sanno
e continuano a costruire colla sabbia
castelli senza senso
che a terra vanno mescolandosi col fango.
 
Eppure lui in te ha visto il mondo
falco senz’ala
ti sussurrava che eri tutto
ma al primo angolo ha voltato lesto
lasciandoti da sola
insieme alla tua inutile corona.

tiziana mignosa
novembre 2009

Ricordando un amore

Vi presento, Nello, un altro componente del mio laboratoro e segretario della nostra unitre da 25 anni   Maria

Amore mio perché
il tuo struggente ricordo
é oggi esploso in me
con tale intensa sofferenza
 
Perché amore mio
sei tornata dentro di me
con tutto il dolore del presente
e l'infinita nostalgia del passato
 
Sarà forse per la tua
somiglianza con quella graziosa
ragazza che stamani mi é passata, agile e frettolosa,
a fianco per la strada
 
Oppure sarà per la scia
del delicato ed intenso suo profumo
che mi ha avvolto e sconvolto
facendoti sentire, tremante, fra le mie braccia
 
Così stordito e smarrito,
mi sono sorpreso di fronte ad una vetrina
sognando di vederti
riflessa al mio fianco
 
Ma tu non c' eri.
Solo un vecchio dai capelli bianchi
e con i neri occhi stanchi
ha risposto al mio disperato sguardo
 
E così, amore mio, ho ripreso in silenzio
il mio lento vagare
che da infiniti anni
mi trascina solitario per le vie del mondo
 
Dolore, tristezza e malinconia
questi i soli compagni della mia vita
da quel terribile giorno in cui, baciandoti sulla bocca,
 
mi sussurrasti “ADDIO”
Grazie amore mio per il tuo ritorno
che ha permesso a questo freddo cuore di capire
 
che dopo tanti anni
é ancora capace
di soffrire per amore.            
 
Nello Carosso

Non ascoltare il silenzio

"Chiudi gli occhi per non vedere gli incendi attorno a te e attento a non ascoltare i segreti del Mondo. Zitto e non esprimere quello che pensi, potrebbero portarti via le parole non appena apri bocca. Mi raccomando non sorridere, o potrebbero accorgersi che sei felice. E ricordati di non toccare niente, potrebbe rompersi."

Non stare a sentire quello che racconta il silenzio, che invidia la musica della vita.

Luna

A te che ci guardi dall'alto,
eterna amante non corrisposta.
Madre caritatevole dell'umanità.
A te che ci guardi dall'alto.
A te che dipingi l'aria di blu
e il buio d'argento.
Eterna indecisa e dolce...
infinitamente dolce, luna.
 

Di Te

Canto l'incanto
del mare da amare
e abbraccio un abbraccio.

Amare non mi è amaro
adoro cuore e amore
mi aspetto nel tuo petto.
 

By Divento di Vento

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