Scritto da © Franco Pucci - Ven, 29/01/2010 - 21:28
il tuo grido acuto stanotte mi ha svegliato
come uno stridio dolente, un verso lacerato
mi sono affacciato, di lassù c’era poca luce
ho gettato uno sguardo riconoscendo la voce
ti ho visto volteggiare, gabbiano triste e solo
un urlo di rabbia e sfida e hai ferito il cielo
a presto, zampa gialla, attendo il tuo ritorno
andare insieme a te incontro al nuovo giorno
volteggiare a larghi cerchi sopra il poggiolo
svegliare il vecchio insonne che scruta il molo
che urla alla luna attonita tutto il suo dolore
per aver il piombo ai piedi e non poter volare
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