Seso

Pensi, tu, di nascondere con una culotte

l'odore al gusto, la scia che persino l'aria ferma

non sa nascondere - la savana secca

ad aspettare - ché sa di sterco l'erba che asciuga

sottraendoli, i verdi, al sotterraneo di una terra

sempre pià lontana. Pensi, tu, al miraggio dell'apocalisse, alla ferita

che ci trae, turbine di memoria e zampa d'elefante, dalla sete

in cui torneremmo a sprofondare, se l'aria respirasse.

Pensi, tu, di ucciderci prima dell'ora, stando supina e coprendoti

ma noi, in mano già la soluzione, ti sognamo: oh Divaricata, Sollevata,

- ultimi arcangeli della grappa.