Scritto da © Winston - Dom, 03/08/2014 - 15:24
U fistinu - quarto episodio
- Dicono intelligente come una capra. Borbottò Etta, la capra che si era salvata per miracolo. Se l'era detto piano tra sé e sé sotto la tettoia che fungeva da stalla dietro la casupola, ma non tanto che le altre non l'avessero sentita ed avessero, dopo il latrare di Nigro, spalancato ancor di più gli occhi.
- Continua, le belò Ona interrompendo per un attimo soltanto la masticazione di alcune spine che s'era tenuta per ultime.
- Voglio dire: anch'io sono stata montata da un caprone. Eppure non sono così appariscente come te. Ecco cos'ho da dire, che sono sciancata, magra scheletrita e ho le mammelle più piccole.
- E con questo? Intervenne Bianchina, mostratasi la più appetibile fin dalla nascita.
- E con questo con questo. Si spazientì Rosetta, che pretendeva che il suo nome fosse pronunciato per intero, per non confonderla. Partiamo tutte alla pari sorellina, ecco.
- Non è assolutamente vero. Dichiarò Uccia, la più anziana. L'uomo ci mette sempre una mano, non può farne a meno. È lui a scegliere. Perché egli, il caprone, lo considera di sua proprietà. Lo indirizza, lo assiste, lo accompagna, e le più sfigate lascia che vadano per conto loro. Che si arrangino. Questo voleva significare Etta, forse. Vero cara?
- Non so nemmeno io perché m'è venuto in mente. Certo che a sottrarre l'attenzione del caprone da Bianchina c'è voluta una bella forza. Se poi non ci si fosse messa di mezzo da parte sua Rosalia, non ce l'avrei fatta. Non siamo autosufficienti, hai voglia a dire.
Fortuna loro che il caldo fosse tramontato con suo fratello sole; con tutta quella specie di lana indosso.
Un arcobaleno anomalo s'era messo di traverso alle ombre scure dei monti, laggiù in lontananza.
- Ora fatemi riposare, cessate questo capriniccio, forse là sotto è piovuto. Concluse Uccia stendendosi, con un sospiro che avrebbe potuto essere uno sbadiglio se non si fosse trattato di un sussulto del cuore, a ridosso del palo a nord, tacitando il sorgere dell'ultmo belato di Bianchina, testardemente speranzosa: "Ci sarà pure una ragione..."
Era stata l'unica a non essere rimasta incinta, Uccia, in aprile.
Ultimamente, preoccupata anche di questo.
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