Scritto da © Winston - Gio, 09/10/2014 - 21:57
Il masso esulta, il fratello trema
l'acqua del ruscello indifferente passa
senza alcuna intermittenza, chiara
a volte oscura, a volte azzuzza, verde
D'estate, il ruscello è in secca
Allora i fratelli emergono alla vista
ed un funambolo i piedi fanciullescamente
osceni, salta dall'uno all'altro
Meravigliato dello splendore grigio bianco
d'oro maculato, delle vene rossargentee
nascoste dalle acque chiare, a volte oscure
Chissà se ci sarà il fratello, recita alle pozze
chissà se l'acqua torbida d'autunno l'avrà
spostato, se questa è la sua forza, o quella
dell'inverno, la primaverile.
Chissà i miei salti. Identici alla forza misteriosa
dell'estate.
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