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Scritto da © Winston - Gio, 29/01/2015 - 19:33
Che cos'è se non un immenso lago
sparso, da spargersi sui greti dei fiumi
disseccati del deserto:
quelli dell'attesa che piova in qualche
parte lontana del pianeta, che si dia inizio
all'alluvione che tutto travolga, uomini
ed animali e piante;
questo gioco crudele ed incosciente della
nuova gleba
di coloro che del loro dio mai ci hanno
risparmiato
che vendono, che comprano;
ogni tipo di merce passa indenne in ogni maglia, senza
cambiar colore;
un sorriso diplomatico e fiumi, ammiccamenti,
sottintesi, stati comprati al chilo, l'ipocrisia
diventata oro, diamanti aguzzi, splendenti
e conti, anonimi tenuti ben nascosti negli
abissi, quale il ventre dello squalo bianco?
Dio, tu fossi stato veramente!
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