Scritto da © Phantom - Sab, 15/01/2011 - 09:48
Sotto l’arco di un ponte
scorre il nostro amore
Come un fiume
segue l’ondeggiare del tempo
e si illumina di una luna
avvolta di pizzo bianco
I pensieri cadono dagli alberi
scacciando gli orchi
Le nostre sconfitte sono state ripagate
In un angolo del camino
il ricordo di giorni straniti dalla paura
brucia in silenzio
Mesi giorni anni
adesso ciondolano
sull’altalena di un sorriso
La paura dell’ignoto
e l’angoscia
- occhi spalancati nel buio -
impauriscono tutti
anche chi ama
ma danno l’energia per rinascere
Stringiti forte a me
La notte s'è macchiata il viso di panna
e sul raso di una strada
spinge il sogno oltre il confine
Alla fonte di giorni
disordinati come api
ci dissetiamo
Da dietro il ventaglio
dei nostri biglietti
guardiamo l’aereo che affonda le ruote
nel ventre di una pista
sporca di miele
Il paradiso non può più attendere
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