Scritto da © ElfoGuerriero - Ven, 24/06/2011 - 08:53
Ampie le vesti candide s'accendon di tramonto
scorrono voci e gesti come correnti di roggia
ossa di bosco attendono l'alba dei barbagianni
occhi limpidi indugiano nell'aria che sonnecchia
sussurra un vento magico che cantar fa le foglie
musica meridiana di cetre arborescenti
voce si leva a schiudere i fiori del ricordo
profumo attorno di favole, come di pane caldo
parole che accarezzano come baci di ninfa
leggende che risuonano come cozzare d'asce
memoria di cento secoli come onda arrembante
sogni ci siedono accanto assaporando il fuoco
la vita puoi raccogliere in un canestro di giunco
intreccio di volontà e di futuro ammiccante
fioriranno ginestre nel gelo di dicembre
quando si leveranno
alte
le voci dei bardi.
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