Scritto da © Bruno Amore - Ven, 08/06/2012 - 08:00
Preso dagli occhi la luce calma, serena
perso nel cavo delle braccia bianche, lisce
poggiavo al seno turgido caldo, le gote
le labbra ai capezzoli, ammiccanti
un serafico orizzonte che quietava
le mie infantili paure d'abbandono.
Allo stesso modo
in questo tempo che mi porta a sera
in tutta te cerco rifugio
che con lo sguardo dolce un po' sognante
plachi quell'ansia mia e il tuo sembiante
senza negare il tempo che trascorre
fiero di matura beltà, resta abbondante.
Di baci e di carezze ancor ci bea
scioglie sorrisi che speravo appena.
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