Scritto da © voceperduta - Mer, 12/11/2014 - 16:23
Transito, pietra su pietra, nei ghetti
che la memoria non sa tacere.
Ristoro di passi allentati, fra gli
assoli di cioccolato, nei baci resi
goffi dalle molli maniere.
Mercati di libri assonnati, pieghe
alle ginocchia pensando di tradire
la volontà di un amico.
Rossella, l'avvento dei suoi occhi
in partenze sfuggenti, sospesa sopra
un treno reso gramo dalle folle.
La piana che si snoda nello scoglio
mai prudente, dove liberi da scuola,
ragazzi senza era contengono la riva
in un pugno di primavere.
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