Scritto da © voceperduta - Gio, 26/02/2015 - 01:34
Di lui che piegava i suoi
calli aggrinziti nemmeno
ti accorgi.
Ora hai parola dinanzi
a un tribuno che umilia
le colpe di un gretto
bugiardo.
Nipote, ti guarda,
cavando le impronte
al lesto schienale;
non sai che parlare
lo fanno i cattivi?
Lui bussa più volte,
rammenti il segnale?
La casa è già vuota,
a quest'ora, di notte.
Salva il ruggito di un
lercio animale.
Nipote, ti guarda,
sfogliando la pelle
sull'orlo di gonna;
sai che hai il sapore,
languore di donna?
Più parli e l'accusa
avverte il tuo male;
la mano si piega
nel freddo orinale,
ti sfianca il respiro
doverlo acquietare.
Nipote, ti guarda,
dimesso alla forca,
un gesto infantile e
proscioglie la seta;
siediti accanto per
qualche moneta.
»
- Blog di voceperduta
- 888 letture