Scritto da © voceperduta - Lun, 18/07/2016 - 23:39
Quali rintocchi, nell'ombra lenta
e nodi, dilettevoli accuse
di non svelarmi dal profondo
tra predatori e precipizi.
Sospeso nel bivio di atolli,
mi affianco alle rocce
se la corrente costringe.
Le ore in una calma
narrata da costanti illusioni,
caverne popolate da riflessi
immuni al dolore.
Da un rivestimento mi appari,
del rosso assottigliato che
assiste i tesori, che dona
fragranza alle mie sere.
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