Scritto da © voceperduta - Ven, 24/07/2015 - 22:08
Negli esuberi che ho tolto
nella forgia ai miei doveri,
non distinguo le illusioni
dai bracieri dell'incolto.
Nella sabbia miscelata
a mantelli e lune piene,
non distinguo il tempo
insonne, dai congegni
delle ore.
Di spiragli come linee
a impugnare le corsie,
resta il bilico vagante
nella porta di ogni sera.
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