Scritto da © voceperduta - Mar, 27/01/2015 - 13:50
Ciò che resta è un freddo immane,
un volto requisito e una montagna
di arrendevoli passi.
Arbeit macht frei: non riesci nemmeno
a chiarirti in che stagione siamo.
Fino a che non vedi scarpe, scatti in
pose da ossatorio, volubili trapassi
e una ciocca senza amore.
Arretri un respiro sui blocchi,
mentre fuori è un invito all'insana
propaganda.
Sieg Heil, Heil! E ti accucci dietro
il vento che ti grida in campo aperto,
Juden Raus!
Chiedi all'uomo che hai vicino se
anche lui ha il gelo addosso; ma la
guida intanto avanza, tra reticoli
di sabbia e singhiozzi alla parete.
Ti giustiziano.
Come topi ballerini che rispettano
il padrone, un vigliacco messo ai
ranghi di un potere mai concesso.
Vorsicht, vorsicht. Fanno segno
che è finita, questo è il limite
di ognuno, la memoria fatta densa
mentre dietro è ancora fumo.
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