Scritto da © Anonimo - Gio, 21/01/2010 - 13:29
Ho sempre voluto stare dietro i tuoi occhi
poggiato alla nuca
dal di dentro.
Sentire crescere i tuoi capelli
visitare la cute
in quell’imbarcadero di pudore
da cui prendono il largo carghi di pensiero
ma una landa intera - la tua pelle - mi distanzia il porto
e invalicata occlude.
Poro a poro
direi si pone un peristilio di calma
e non ti apre la preghiera
e non ti chiude la coscienza
ai fervori di queste mani.
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