Scritto da © Bruno Amore - Dom, 29/07/2012 - 01:47
Faccio viaggi d'andata, mai ritorno
senza distanza, che deve essere tanta
anche per arrivare solo alla stazione.
Uno scompartimento vuoto
per non fumatori, sebbene
sappia di fumo rancido nascosto.
Mi scelgo il sedile al finestrino
guardo il paesaggio grigio d'un mattino:
uno sale, uno scende, uno saluta
un piccione in picchiata dalla pensilina
il bambino scappa di mano alla madre
che urla come cadesse giù la ghigliottina.
Soffia l'aria compressa e sbattono le porte
un trillo, il treno lento muove al tempo giusto
lo sguardo segue il convoglio che si perde
io resto, mi giro, anche oggi vado...
viaggiando in nessun posto.
Faccio viaggi d'andata, mai ritorno
senza distanza, che deve essere tanta
anche per arrivare solo alla stazione.
Uno scompartimento vuoto
per non fumatori, sebbene
sappia di fumo rancido nascosto.
Mi scelgo il sedile al finestrino
guardo il paesaggio grigio d'un mattino:
uno sale, uno scende, uno saluta
un piccione in picchiata dalla pensilina
il bambino scappa di mano alla madre
che urla come cadesse giù la ghigliottina.
Soffia l'aria compressa e sbattono le porte
un trillo, il treno lento muove al tempo giusto
lo sguardo segue il convoglio che si perde
io resto, mi giro, anche oggi vado...
viaggiando in nessun posto.
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