Scritto da © Untel - Sab, 13/10/2012 - 12:37
Impensabile come Emily
lo seguisse fin dentro un sogno
e solo allora gli era difficile
fuggire.
Di solito bastava un sorriso
freddo come metallo in inverno
o come il maestrale
sul mare che d’azzurro
diventa piombo.
A volte bastava il silenzio
dietro il bavero rialzato
a volte
una cordiale indifferenza.
Ma dagli occhi di Emily
scendevano parole
che indugiavano sul mento
prima di volare.
Una sera a teatro durante
l’Incompiuta di Schubert gli chiese:
“Ma tu mi ami?”
Dopo il dramma degli archi
chiusero i flauti.
“Mi credi quando ti dico che non sono sincero?”
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