Scritto da © Untel - Ven, 09/11/2012 - 20:36
Entrarono in casa
e Catherine
non sapeva nemmeno il suo nome.
Accese la lampada a petrolio e lei
si tolse le scarpe all’angolo del letto.
La notte intanto
si appoggiò alla finestra,
per discrezione mise la luna
lassù da qualche parte.
Lui offrì dell’assenzio mentre lei si sfilava la gonna.
Le labbra un po' sdegnose
i capelli rossi come un dipinto di Rossetti
quando lui andò allo specchio,
Catherine staccò la guêpière.
Srotolò le calze dolcemente
le cosce erano neve
le ginocchia cristalli, ma tutto il suo corpo era una tormenta muta.
Lui finse di non guardare quando lei
scoprì il seno.
Distesa svogliata su un fianco
un piede svelò l’altro tra le lenzuola
la sua bellezza era un chiaroscuro.
Solo allora chiese allo specchio:
“Catherine ... ”
Sorrise Catherine nei brividi che toccano
il piacere
e la paura:
“Nuda qualche franco in più".
Così lui andò al cavalletto
e prese a disegnare sulla tela.
Incominciò dagli occhi
gli occhi di Catherine non erano ancora nudi.
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